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07/12/2023
07/12/2023
Asst Crema aderisce alla Fondazione Italiana Linfomi: è il dono di Tomasina
L’Asst di Crema ha ufficialmente aderito alla Fondazione Italiana Linfomi. L’ente si pone l’obiettivo di migliorare la diagnosi e le terapie e la cura dei linfomi, attraverso protocolli di ricerca scientifica no profit coinvolgendo circa 150 ematologie di tutta Italia. “Siamo particolarmente fieri di questo risultato” spiega l’ematologo Alessandro Inzoli. “Nella nostra realtà realizziamo ogni anno 25 nuove diagnosi ed è per noi importante poter aderire a protocolli di ricerca clinica in rete per studiare i diversi sottotipi di linfomi e mappare i linfomi rari”. Un passo avanti importante, che si è concretizzato, dando seguito alla volontà di Tomasina Vagni, deceduta a causa di un linfoma.
“Un gesto importante” ha sottolineato Inzoli “reso possibile grazie all’attivazione di amici e persone care a Tomasina”. La donazione ufficializzata oggi, di poco più di mille euro, consentirà di sostenere le spese di iscrizione per due annualità. Al momento dell’ufficializzazione oggi presso la direzione generale erano presenti il figlio Cristian Gipponi, il marito Giuseppe, la sorella Rita e la nipote Giovanna Pavesi. Con loro anche Paola Brambini, per diverso tempo presidente dell’associazione Donna Sempre e il sindaco di Ripalta Guerina Luca Guerini. “Ricordiamo con affetto Tomasina” ha detto Guerini “sempre attiva per impegni civici, nel mondo dell’associazionismo, sempre pronta a donare un aiuto agli altri, nonostante abbia incontrato nella sua vita la malattia. Lei da viva avrebbe fatto questa donazione e, allora, eccoci qui”.
Subito dopo il figlio si è reso “disponibile a concretizzare le volontà chiare di mia madre, sempre pronta ad aiutare il prossimo e desiderosa di sostenere questo reparto colmo di competenza ed umanità”. Anche Paola Brambini ha ricordato “il dinamismo di Tomasina nella vita associativa e la battuta sempre pronta. Questo è un modo per fare del bene, per migliorare la cura. E quindi il modo migliore per ricordarla”.
“Grazie per questo dono” ha detto il direttore generale Ida Ramponi. “Un riconoscimento al lavoro dei professionisti e un’occasione importante per partecipare a protocolli di ricerca. Grazie per un gesto che denota un importante attaccamento all’ospedale cittadino”.

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06/12/2023
06/12/2023
Alla CRA la cura passa dalla quotidianità condivisa
“Comunità è condivisione, quotidianità, attenzione ad ogni singolo gesto per ricostruire. Per ripartire insieme, forti di percorsi condivisi e cuciti a misura”. E’ questa l’essenza della Cra (Comunità riabilitativa ad alta assistenza di Asst Crema) dedicata a persone con disagio psichico e finalizzata ad un rapido reinserimento nel contesto sociale. “La condivisione della quotidianità è terapeutica, aiuta a coltivare risorse residue e a valorizzare le persone per le loro abilità”.
In questo contesto è stata collocata la più recente attività di verniciatura della panchina rossa, inaugurata nei giorni scorsi, per dire NO alla violenza sulle donne. “Molto più di una semplice attività artistica, l’occasione per coinvolgere sia gli ospiti della Cra, sia gli utenti del centro diurno in un percorso di riflessione e consapevolezza” spiega il tecnico della riabilitazione psichiatrica Valentina Monastra. “Prima abbiamo riflettuto sulle sensazioni, le emozioni e i sentimenti”. Diversi, contrastanti, unici. “C’è chi ha reagito con entusiasmo, chi ha palesato ansia e timore: tutti hanno dato libero sfogo alle sensazioni attraverso parole, disegni, raccolte in un libretto consultabile online”. Poi ha preso il via la fase artistica. “L’arteterapia porta alla luce vissuti e sentimenti che spesso faticano ad arrivare alla verbalizzazione spontanea, favorendo l’impegno di coordinazione mente e corpo nei movimenti e nei gesti finalizzati”. Sulla panchina spiccano mani bianche. “E’ il segno del loro impegno, simbolo di protagonismo, ma anche il loro desiderio di essere accolti con cura, con amore, come recita una targa apposta sulla panchina stessa”. Tutti hanno potuto esprimersi, sperimentando l’arte, o più semplicemente l’esperienza del fare.
Alla Cra, si parte da qui. Dal desiderio di riappropriarsi della propria vita, vivendo e condividendo ogni attimo. Perché c’è vita in ogni attimo vissuto insieme, giorno dopo giorno. “L’esperienza del gruppo è fondamentale, ma lo è anche rispettare l’individualità di ciascuno nel percorso riabilitativo”. Nella quotidianità della vita in comunità si alternano uscite esterne, impegni personali ad attività strutturate in comune. Dal progetto dedicato alla cucina e finalizzato a promuovere momenti di socializzazione, oltre che al consolidamento di abilità motorie, pratiche e cognitive , al laboratorio di espressione corporea, l’occasione per sperimentare una nuova consapevolezza di sé. “E poi c’è il desiderio di relazionarsi con le realtà del territorio. Qui plasmiamo l’inclusione”.
La Comunità oggi conta 8 posti letto per un totale di 16 operatori tra coordinatore infermieristico, oss, infermieri, educatori e tecnici della riabilitazione psichiatrica. “Ci siamo” chiosa la coordinatrice Emanuela Schiavini “per stare accanto alle persone con fragilità. Possiamo occuparci con cura di loro, solo perché siamo un gruppo unito, insieme ci crediamo fermamente: basta cambiare prospettiva ed aiutare ciascuna delle persone che accogliamo a riscoprirsi. Per generare nuova consapevolezza”.

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05/12/2023
05/12/2023
Giornata del volontariato, Asst Crema celebra le associazioni
La voce di chi aiuta, sostiene e collabora sorridendo. In occasione della Giornata internazionale del volontariato, che si celebra oggi, martedì 5 dicembre, l’Asst di Crema ha scelto di dare spazio alle associazioni accreditate, realtà preziose a fianco dell’azienda nell’erogazione di servizi sanitari e socio sanitari. Lo ha fatto attraverso un video, a cura dell’ufficio comunicazione aziendale, diffuso su Youtube e sui canali social network, per raccontare con immagini e parole, un impegno quotidiano, “una scelta di vita che cambia la prospettiva”.
Con queste parole della presidente di Vip Crema Angela Buscaino, si racconta uno spaccato importante anche della realtà cremasca. Nel video si sono alternati volti ed intenzioni di Abio Crema (Associazione per il bambino in ospedale), Cav Crema (Centro aiuto alla vita), Vip Crema (Viviamo in positivo), Aism Cremasco (Associazione italiana sclerosi multipla), Donna Sempre, Lilt Crema (Lega Italiana per la lotta contro i tumori), Aido Crema (Associazione italiana donazione di organi e tessuti), ACCP Alfio Privitera (Associazione Cremasca Cure Palliative).
“Le associazioni – spiega il direttore generale Ida Ramponi – sono indispensabili, al pari delle donne e degli uomini che ogni giorno si adoperano per fare del bene. Altrettanto indispensabile è la collaborazione tra Terzo settore ed enti pubblici per il bene della nostra comunità. Mi preme sottolineare come lo sforzo delle associazioni non debba essere inteso come una pezza rispetto alle attività che non riusciamo a realizzare, ma come una preziosa risorsa da valorizzare, con cui collaborare, nel rispetto delle reciproche peculiarità. La scelta, oggi, di focalizzare l’attenzione sul loro impegno è anche l’occasione per conoscersi o (ri) conoscersi, uno stare che ci consenta poi di proseguire insieme in un atteggiamento di reciproco ascolto ed attenzione”.
Quella di aprire al territorio e alle realtà di volontariato che lo popolano, è una chiara e consolidata intenzione dalle direzione strategica guidata da Ida Ramponi. “Non possiamo agire isolatamente, la nostra è un’azienda dalla spiccata connotazione territoriale, dobbiamo continuare a tessere legami, valorizzando le peculiarità di ciascuno”. Un lavoro complesso, sfidante, ma necessario “che richiede convinzione e continuità. Questa azione si inserisce in un percorso già tracciato, che non merita soste. La ricchezza del volontariato, del dono, dei sorrisi e dei sostegni, va coltivata”.
“In questo giorno il nostro grazie va a tutte le realtà di volontariato che sono al nostro fianco e a quante, siamo certi, si aggiungeranno nel futuro”. Risale a poco tempo fa, infatti, la manifestazione di interesse emessa dall’azienda per intrattene re nuovi rapporti di collaborazione con realtà locali del terzo settore, operanti nel settore sociosanitario. Con l’obiettivo di “crescere, proseguire e migliorare insieme”.

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30/11/2023
30/11/2023
Salute femminile, i Bollini rosa di Fondazione Onda per Asst Crema
Due bollini rosa per l’ospedale Maggiore e uno per il polo ospedaliero Santa Marta di Rivolta d’Adda, sono stati attribuiti questa mattina all’Asst Crema. Il riconoscimento, conferito da Fondazione Onda, viene dato per il biennio 2024-2025 alle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. La premiazione, che ha coinvolto 367 ospedali su tutto il territorio nazionale, si è tenuta presso il Ministero della Salute a Roma.
“L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda «rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale di Asst Crema Ida Ramponi: “il riconoscimento dei Bollini rosa, conferiti da Fondazione Onda, ci conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta. Una presa in carico orientata al genere si traduce in appropriatezza o meglio in una cura realmente personalizzata. Questo è un riconoscimento importante, frutto del lavoro di tutti, che ci sprona a proseguire in questa direzione, animati sempre più dal desiderio di lavorare in rete, non solo tra professionisti della stessa azienda, ma anche tra realtà diverse e con enti del terzo settore. E’ proprio questo l’obiettivo di Fondazione Onda. E non possiamo che essere fieri di far parte, anche per il prossimo biennio, di una community di prevenzione e di cura così attiva. Siamo particolarmente felici anche del riconoscimento conferito all’Ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda: palesa che quello per la medicina di genere è un orientamento diffuso a tutte le strutture della nostra Asst”.
Nel corso della mattinata si è tenuta una tavola rotonda cui hanno preso parte Fabio De Iaco, Presidente SIMEU Società Italiana della Medicina di emergenza-urgenza, Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, Maurizio de Cicco, componente Comitato di Presidenza di Farmindustria, Paolo Notaro, Direttore S.C. Terapia del Dolore, Dipartimento Neuroscienze ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano. Gli esperti hanno trattato in ottica di genere i temi della medicina d’urgenza, della prevenzione, della salute mentale, dell’impresa del farmaco e della gestione del dolore.

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29/11/2023
29/11/2023
Chirurgia vascolare, nuovi innesti : “il futuro è la multidisciplinarietà”
“In continuo rinnovamento, desiderosi di offrire al paziente la migliore qualità della cura, ma anche con la consapevolezza, ora, di poter contare su un team consolidato”. Così, il direttore della chirurgia vascolare di Asst Crema Luca Boccalon, traccia il bilancio di un reparto “in continua evoluzione” e che di recente ha accolto un ultimo medico: Marco Fioruzzi, proveniente dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al pari del collega Simone Carulli . “In un periodo in cui si sente spesso parlare di carenza di organico, è opportuno evidenziare che i concorsi non vanno deserti e che anche le piccole realtà come quella cremasca possono essere attrattive”. A Crema dal 2016, Boccalon ha lavorato in stretta sinergia con Aldo Arzini, che l’ha preceduto alla guida dell’unità operativa e dal 2022 ricopre il ruolo di direttore. “Nuovo, ormai non lo sono più, ma si rinnova ogni giorno lo spirito con cui cerco di fare rete con i colleghi del dipartimento per garantire una presa in carico multidisciplinare”.
Lo fa, ad esempio, con i colleghi della nefrologia e della radiologia interventistica per la creazione di accessi vascolari per dialisi con metodiche chirurgiche ed endovascolari secondo le più recenti linee guida o nell’ambito dello stroke team del Maggiore, coordinato dalla unità operativa di neurologia. Completa il quadro l’importante sinergia con la cardiologia. “Credo che la collaborazione tra diverse specialità sia oggi la chiave per garantire una presa in carico globale”.
L’equipe della chirurgia vascolare oggi si compone di 8 dirigenti medici, “professionisti giovani e meno giovani ai quali va il mio grazie quotidiano. Grazie anche alla direzione strategica per aver risposto concretamente ad un’esigenza. In questo modo oggi riusciamo ad assicurare buoni standard di cura”. La struttura complessa si occupa di tutte le patologie vascolari arteriose (arteriopatie arti inferiori, aneurismi, stenosi carotidee e succlavie) e venose (varici, trombosi venose), ad esclusione del distretto cardiaco e dell’arco aortico, applicando le più moderne tecniche chirurgiche open ed endovascolari. Ampio spazio è dato alla attività ambulatoriale nel trattamento delle lesioni tramite ambulatorio dedicato alla vulnologia ed al piede diabetico. A tutto questo si aggiunge il trattamento chirurgico specialistico delle arteriopatie e quello degli aneurismi.

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07/12/2023
07/12/2023
Asst Crema aderisce alla Fondazione Italiana Linfomi: è il dono di Tomasina
L’Asst di Crema ha ufficialmente aderito alla Fondazione Italiana Linfomi. L’ente si pone l’obiettivo di migliorare la diagnosi e le terapie e la cura dei linfomi, attraverso protocolli di ricerca scientifica no profit coinvolgendo circa 150 ematologie di tutta Italia. “Siamo particolarmente fieri di questo risultato” spiega l’ematologo Alessandro Inzoli. “Nella nostra realtà realizziamo ogni anno 25 nuove diagnosi ed è per noi importante poter aderire a protocolli di ricerca clinica in rete per studiare i diversi sottotipi di linfomi e mappare i linfomi rari”. Un passo avanti importante, che si è concretizzato, dando seguito alla volontà di Tomasina Vagni, deceduta a causa di un linfoma.
“Un gesto importante” ha sottolineato Inzoli “reso possibile grazie all’attivazione di amici e persone care a Tomasina”. La donazione ufficializzata oggi, di poco più di mille euro, consentirà di sostenere le spese di iscrizione per due annualità. Al momento dell’ufficializzazione oggi presso la direzione generale erano presenti il figlio Cristian Gipponi, il marito Giuseppe, la sorella Rita e la nipote Giovanna Pavesi. Con loro anche Paola Brambini, per diverso tempo presidente dell’associazione Donna Sempre e il sindaco di Ripalta Guerina Luca Guerini. “Ricordiamo con affetto Tomasina” ha detto Guerini “sempre attiva per impegni civici, nel mondo dell’associazionismo, sempre pronta a donare un aiuto agli altri, nonostante abbia incontrato nella sua vita la malattia. Lei da viva avrebbe fatto questa donazione e, allora, eccoci qui”.
Subito dopo il figlio si è reso “disponibile a concretizzare le volontà chiare di mia madre, sempre pronta ad aiutare il prossimo e desiderosa di sostenere questo reparto colmo di competenza ed umanità”. Anche Paola Brambini ha ricordato “il dinamismo di Tomasina nella vita associativa e la battuta sempre pronta. Questo è un modo per fare del bene, per migliorare la cura. E quindi il modo migliore per ricordarla”.
“Grazie per questo dono” ha detto il direttore generale Ida Ramponi. “Un riconoscimento al lavoro dei professionisti e un’occasione importante per partecipare a protocolli di ricerca. Grazie per un gesto che denota un importante attaccamento all’ospedale cittadino”.

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06/12/2023
06/12/2023
Alla CRA la cura passa dalla quotidianità condivisa
“Comunità è condivisione, quotidianità, attenzione ad ogni singolo gesto per ricostruire. Per ripartire insieme, forti di percorsi condivisi e cuciti a misura”. E’ questa l’essenza della Cra (Comunità riabilitativa ad alta assistenza di Asst Crema) dedicata a persone con disagio psichico e finalizzata ad un rapido reinserimento nel contesto sociale. “La condivisione della quotidianità è terapeutica, aiuta a coltivare risorse residue e a valorizzare le persone per le loro abilità”.
In questo contesto è stata collocata la più recente attività di verniciatura della panchina rossa, inaugurata nei giorni scorsi, per dire NO alla violenza sulle donne. “Molto più di una semplice attività artistica, l’occasione per coinvolgere sia gli ospiti della Cra, sia gli utenti del centro diurno in un percorso di riflessione e consapevolezza” spiega il tecnico della riabilitazione psichiatrica Valentina Monastra. “Prima abbiamo riflettuto sulle sensazioni, le emozioni e i sentimenti”. Diversi, contrastanti, unici. “C’è chi ha reagito con entusiasmo, chi ha palesato ansia e timore: tutti hanno dato libero sfogo alle sensazioni attraverso parole, disegni, raccolte in un libretto consultabile online”. Poi ha preso il via la fase artistica. “L’arteterapia porta alla luce vissuti e sentimenti che spesso faticano ad arrivare alla verbalizzazione spontanea, favorendo l’impegno di coordinazione mente e corpo nei movimenti e nei gesti finalizzati”. Sulla panchina spiccano mani bianche. “E’ il segno del loro impegno, simbolo di protagonismo, ma anche il loro desiderio di essere accolti con cura, con amore, come recita una targa apposta sulla panchina stessa”. Tutti hanno potuto esprimersi, sperimentando l’arte, o più semplicemente l’esperienza del fare.
Alla Cra, si parte da qui. Dal desiderio di riappropriarsi della propria vita, vivendo e condividendo ogni attimo. Perché c’è vita in ogni attimo vissuto insieme, giorno dopo giorno. “L’esperienza del gruppo è fondamentale, ma lo è anche rispettare l’individualità di ciascuno nel percorso riabilitativo”. Nella quotidianità della vita in comunità si alternano uscite esterne, impegni personali ad attività strutturate in comune. Dal progetto dedicato alla cucina e finalizzato a promuovere momenti di socializzazione, oltre che al consolidamento di abilità motorie, pratiche e cognitive , al laboratorio di espressione corporea, l’occasione per sperimentare una nuova consapevolezza di sé. “E poi c’è il desiderio di relazionarsi con le realtà del territorio. Qui plasmiamo l’inclusione”.
La Comunità oggi conta 8 posti letto per un totale di 16 operatori tra coordinatore infermieristico, oss, infermieri, educatori e tecnici della riabilitazione psichiatrica. “Ci siamo” chiosa la coordinatrice Emanuela Schiavini “per stare accanto alle persone con fragilità. Possiamo occuparci con cura di loro, solo perché siamo un gruppo unito, insieme ci crediamo fermamente: basta cambiare prospettiva ed aiutare ciascuna delle persone che accogliamo a riscoprirsi. Per generare nuova consapevolezza”.

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05/12/2023
05/12/2023
Giornata del volontariato, Asst Crema celebra le associazioni
La voce di chi aiuta, sostiene e collabora sorridendo. In occasione della Giornata internazionale del volontariato, che si celebra oggi, martedì 5 dicembre, l’Asst di Crema ha scelto di dare spazio alle associazioni accreditate, realtà preziose a fianco dell’azienda nell’erogazione di servizi sanitari e socio sanitari. Lo ha fatto attraverso un video, a cura dell’ufficio comunicazione aziendale, diffuso su Youtube e sui canali social network, per raccontare con immagini e parole, un impegno quotidiano, “una scelta di vita che cambia la prospettiva”.
Con queste parole della presidente di Vip Crema Angela Buscaino, si racconta uno spaccato importante anche della realtà cremasca. Nel video si sono alternati volti ed intenzioni di Abio Crema (Associazione per il bambino in ospedale), Cav Crema (Centro aiuto alla vita), Vip Crema (Viviamo in positivo), Aism Cremasco (Associazione italiana sclerosi multipla), Donna Sempre, Lilt Crema (Lega Italiana per la lotta contro i tumori), Aido Crema (Associazione italiana donazione di organi e tessuti), ACCP Alfio Privitera (Associazione Cremasca Cure Palliative).
“Le associazioni – spiega il direttore generale Ida Ramponi – sono indispensabili, al pari delle donne e degli uomini che ogni giorno si adoperano per fare del bene. Altrettanto indispensabile è la collaborazione tra Terzo settore ed enti pubblici per il bene della nostra comunità. Mi preme sottolineare come lo sforzo delle associazioni non debba essere inteso come una pezza rispetto alle attività che non riusciamo a realizzare, ma come una preziosa risorsa da valorizzare, con cui collaborare, nel rispetto delle reciproche peculiarità. La scelta, oggi, di focalizzare l’attenzione sul loro impegno è anche l’occasione per conoscersi o (ri) conoscersi, uno stare che ci consenta poi di proseguire insieme in un atteggiamento di reciproco ascolto ed attenzione”.
Quella di aprire al territorio e alle realtà di volontariato che lo popolano, è una chiara e consolidata intenzione dalle direzione strategica guidata da Ida Ramponi. “Non possiamo agire isolatamente, la nostra è un’azienda dalla spiccata connotazione territoriale, dobbiamo continuare a tessere legami, valorizzando le peculiarità di ciascuno”. Un lavoro complesso, sfidante, ma necessario “che richiede convinzione e continuità. Questa azione si inserisce in un percorso già tracciato, che non merita soste. La ricchezza del volontariato, del dono, dei sorrisi e dei sostegni, va coltivata”.
“In questo giorno il nostro grazie va a tutte le realtà di volontariato che sono al nostro fianco e a quante, siamo certi, si aggiungeranno nel futuro”. Risale a poco tempo fa, infatti, la manifestazione di interesse emessa dall’azienda per intrattene re nuovi rapporti di collaborazione con realtà locali del terzo settore, operanti nel settore sociosanitario. Con l’obiettivo di “crescere, proseguire e migliorare insieme”.

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30/11/2023
30/11/2023
Salute femminile, i Bollini rosa di Fondazione Onda per Asst Crema
Due bollini rosa per l’ospedale Maggiore e uno per il polo ospedaliero Santa Marta di Rivolta d’Adda, sono stati attribuiti questa mattina all’Asst Crema. Il riconoscimento, conferito da Fondazione Onda, viene dato per il biennio 2024-2025 alle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. La premiazione, che ha coinvolto 367 ospedali su tutto il territorio nazionale, si è tenuta presso il Ministero della Salute a Roma.
“L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda «rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale di Asst Crema Ida Ramponi: “il riconoscimento dei Bollini rosa, conferiti da Fondazione Onda, ci conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta. Una presa in carico orientata al genere si traduce in appropriatezza o meglio in una cura realmente personalizzata. Questo è un riconoscimento importante, frutto del lavoro di tutti, che ci sprona a proseguire in questa direzione, animati sempre più dal desiderio di lavorare in rete, non solo tra professionisti della stessa azienda, ma anche tra realtà diverse e con enti del terzo settore. E’ proprio questo l’obiettivo di Fondazione Onda. E non possiamo che essere fieri di far parte, anche per il prossimo biennio, di una community di prevenzione e di cura così attiva. Siamo particolarmente felici anche del riconoscimento conferito all’Ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda: palesa che quello per la medicina di genere è un orientamento diffuso a tutte le strutture della nostra Asst”.
Nel corso della mattinata si è tenuta una tavola rotonda cui hanno preso parte Fabio De Iaco, Presidente SIMEU Società Italiana della Medicina di emergenza-urgenza, Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, Maurizio de Cicco, componente Comitato di Presidenza di Farmindustria, Paolo Notaro, Direttore S.C. Terapia del Dolore, Dipartimento Neuroscienze ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano. Gli esperti hanno trattato in ottica di genere i temi della medicina d’urgenza, della prevenzione, della salute mentale, dell’impresa del farmaco e della gestione del dolore.

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29/11/2023
Chirurgia vascolare, nuovi innesti : “il futuro è la multidisciplinarietà”
“In continuo rinnovamento, desiderosi di offrire al paziente la migliore qualità della cura, ma anche con la consapevolezza, ora, di poter contare su un team consolidato”. Così, il direttore della chirurgia vascolare di Asst Crema Luca Boccalon, traccia il bilancio di un reparto “in continua evoluzione” e che di recente ha accolto un ultimo medico: Marco Fioruzzi, proveniente dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al pari del collega Simone Carulli . “In un periodo in cui si sente spesso parlare di carenza di organico, è opportuno evidenziare che i concorsi non vanno deserti e che anche le piccole realtà come quella cremasca possono essere attrattive”. A Crema dal 2016, Boccalon ha lavorato in stretta sinergia con Aldo Arzini, che l’ha preceduto alla guida dell’unità operativa e dal 2022 ricopre il ruolo di direttore. “Nuovo, ormai non lo sono più, ma si rinnova ogni giorno lo spirito con cui cerco di fare rete con i colleghi del dipartimento per garantire una presa in carico multidisciplinare”.
Lo fa, ad esempio, con i colleghi della nefrologia e della radiologia interventistica per la creazione di accessi vascolari per dialisi con metodiche chirurgiche ed endovascolari secondo le più recenti linee guida o nell’ambito dello stroke team del Maggiore, coordinato dalla unità operativa di neurologia. Completa il quadro l’importante sinergia con la cardiologia. “Credo che la collaborazione tra diverse specialità sia oggi la chiave per garantire una presa in carico globale”.
L’equipe della chirurgia vascolare oggi si compone di 8 dirigenti medici, “professionisti giovani e meno giovani ai quali va il mio grazie quotidiano. Grazie anche alla direzione strategica per aver risposto concretamente ad un’esigenza. In questo modo oggi riusciamo ad assicurare buoni standard di cura”. La struttura complessa si occupa di tutte le patologie vascolari arteriose (arteriopatie arti inferiori, aneurismi, stenosi carotidee e succlavie) e venose (varici, trombosi venose), ad esclusione del distretto cardiaco e dell’arco aortico, applicando le più moderne tecniche chirurgiche open ed endovascolari. Ampio spazio è dato alla attività ambulatoriale nel trattamento delle lesioni tramite ambulatorio dedicato alla vulnologia ed al piede diabetico. A tutto questo si aggiunge il trattamento chirurgico specialistico delle arteriopatie e quello degli aneurismi.
