Mamma e Bambino

La gravidanza, il parto e il primo periodo di vita del nuovo nato sono indubbiamente momenti straordinari per la donna e per la famiglia.
Per questo il l'ASST mette a disposizione un’articolata Rete di servizi per l’assistenza materno-infantile che garantisce la presa in carico della madre e del bambino dalla fase pre-concezionale fino al primo periodo successivo al parto, contribuendo anche a sostenere le competenze di genitorialità nell’ambito familiare.
E’ all’interno di questa rete che trova declinazione il nuovo modello organizzativo e di assistenza ostetrica che si snoda tra ospedale e territorio, che traccia il percorso di presa in carico delle gravidanze con decorso normale o “fisiologico” e che viene realizzato attraverso un accompagnamento continuo della donna nelle diverse fasi, per dare risposta ai suoi bisogni.
PROCREAZIONE RESPONSABILE
Per contraccezione si intende l’insieme dei metodi e dei mezzi che si possono utilizzare per programmare una gravidanza. Ogni coppia ha diritto di avere una informazione completa, fornita da esperti, sui contraccettivi, i loro effetti indesiderati e la loro efficacia. È possibile rivolgersi al Medico di medicina generale, al ginecologo di fiducia o direttamente al Consultorio familiare dove è presente un’equipe multiprofessionale utile ad una visione olistica del rapporto di coppia.
IL PERIODO PRECONCEZIONALE
Il lungo percorso che porta alla nascita di un bimbo inizia prima del concepimento, con il controllo dello stato di salute della mamma e del suo partner. Oggi è possibile prevenire molte situazioni che rischiano di incidere negativamente sulla fertilità sia femminile che maschile. Dunque, ancora prima di cercare una gravidanza, è molto utile programmare un incontro con i professionisti del Consultorio familiare per la valutazione del rischio riproduttivo della coppia, per ricevere i consigli preconcezionali, per la richiesta di esami e per la prescrizione dell’acido folico. Tutto il percorso è gratuito.
La salute della donna si riflette sullo stato di gravidanza, pertanto per viverla in serenità, è consigliabile eseguire i controlli e gli accertamenti previsti. Le consulenze ostetriche possono essere eseguite nel Consultorio familiare oppure presso il polo ospedaliero.
GRAVIDANZA FISIOLOGICA
La gravidanza fisiologica così intesa come la DGR XI/268 è proposta in Consultorio ed è gestita interamente dall’ostrica che lavora in integrazione con un’équipe qualificata composta da psicologo, assistenti sanitaria, assistente sociale. L’assistenza in gravidanza comprende: indagini diagnostiche, controlli periodici e prescrizione di esami per monitorare e promuovere il benessere della mamma e quello del suo bambino, oltre ad interventi di educazione sanitaria la donna riceve informazioni dettagliate durante i colloqui individuali. L’ostetrica garantisce assistenza durante tutto il periodo della gravidanza, fino al ricovero per il parto e anche dopo la dimissione. Sono previsti almeno cinque incontri e tre ecografie, al 1°, al 2° e al 3° trimestre. Essi vengono eseguiti presso il polo ospedaliero o presso le strutture private accreditate del territorio. La documentazione dell’assistenza in gravidanza viene riassunta nella cartella ostetrica regionale, che diventa un documento personale che accompagna la mamma per tutta la gravidanza: in ospedale, al parto e in Consultorio durante il puerperio. L’accesso ai Consultori è previsto con appuntamento e le prestazioni sono esenti da ticket. Attualmente l’azienda di trova ancora in un momento di riorganizzazione pertanto alcuni percorsi avviati in passato continuano il proprio percorso nell’attesa di essere riorientati secondo le nuove indicazioni regionali. Pertanto, anche presso il presidio ospedaliero di Crema è possibile seguire il percorso di gravidanza fisiologica con l’ostetrica con la differenza che l’analisi del rischio ostetrico viene effettuato dal medico ginecologo durante la prima visita.
GRAVIDANZA A MEDIO RISCHIO
La gravidanza che non può essere definita fisiologica ma che presenta alcune tipologie di rischio da non considerarsi patologiche (esempio: BMI inferiore a 18, minore età della madre ecc.) è seguita dal medico ginecologo presso il Consultorio oppure presso il presidio ospedaliero di Crema e Rivolta D’Adda.
GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO
Tale tipologia di gravidanza viene inviata presso dell’ambulatorio della patologia della gravidanza presso il presidio ospedaliero di Crema dedicato alle donne gravide affette da patologie diverse (ad esempio: diabete, ipertensione arteriosa, anamnesi ostetrica patologica, ritardo di crescita intrauterino, gravidanza gemellare, minaccia di parto prematuro) in collaborazione con specialisti (diabetologo e nefrologo) e in collegamento con Centri ostetrici di II livello.
AMBULATORI
Presso il polo ospedaliero è possibile trovare i seguenti ambulatori dove si eseguono esami e controlli a completamento del percorso di assistenza:
- Ambulatorio ecografico: per ecografie ostetriche al primo, secondo e terzo trimestre, secondo le Linee Guida Società Italiana Ecografia Ostetrico Ginecologica (SIEOG) presso il presidio ospedaliero di Crema e Rivolta D’Adda
- Ambulatorio della presa in carico della gravidanza alla 36°/38° settimana: le gravidanze dopo la 36/37 settimana sono inviate all’ambulatorio della gravidanza a termine. L’obiettivo è quello di garantire il benessere materno-fetale in attesa dell’insorgenza del travaglio spontaneo dopo la 40° settimana di gravidanza. L’accesso dell’ambulatorio consente di: valutare il rischio ostetrico, prendere conoscenza di come accedere al reparto al momento del ricovero per il travaglio di parto, decidere l’espletamento del parto dopo un pregresso taglio cesareo (TC): modalità, informazione e consenso, programmare eventuale pre-ricovero e TC, compilare la cartella clinica per quanto possibile, attivare, se necessario, il servizio di Psicologia interna tramite richiesta di consulenza. L’ambulatorio si trova presso il presidio ospedaliero di Crema
- Ambulatorio per il monitoraggio della gravidanza oltre il termine in cui si effettua: il monitoraggio del benessere fetale e della donna gravida, giunta al termine di gravidanza; il controllo della completezza della documentazione sanitaria; l’esecuzione di un tracciato cardiotocografico; la rilevazione dei parametri; l’ecografia per il controllo della quantità liquido amniotico. Tale ambulatorio di trova presso il presidio ospedaliero di Crema.
- Ambulatorio di diagnosi prenatale:
- al primo trimestre: entro la tredicesima settimana per l’esecuzione di bi-test (secondo Linee Guida e con certificazione Fetal Medicine Foundation FMF), con prelievo ematico ed ecografia; consegna del risultato e colloquio/ consulenza nella stessa giornata; le prenotazioni vengono effettuate presso la Sala Parto;
- al secondo trimestre: per l’amniocentesi; per la quale sono preventivamente necessari colloquio informativo ed ecografia prenotabili presso la Sala Parto. Tale ambulatorio si trova presso il presidio ospedaliero di Crema.
CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA
Il percorso, organizzato in circa otto incontri, vede il coinvolgimento di diversi professionisti sia del polo ospedaliero che del territorio quali l’ostetrica, il pediatra, l’anestesista, l’assistente sanitaria, offre informazioni e supporto in questo momento di attesa. I temi affrontati riguardano: il travaglio-parto, il puerperio, l’allattamento, le cure del neonato e la neo-genitorialità. È possibile effettuare l’iscrizione presso il reparto di ostetricia.
Nel reparto di ostetricia e ginecologia del polo ospedaliero di Crema viene praticato un modello personalizzato di assistenza che ha avuto risultati positivi per la salute della donna e del neonato: ridotto uso di farmaci, minor numero di tagli cesarei, travaglio più breve, mamme e bambini più in salute.
La S.C. di Ostetricia e Ginecologia si distingue per l’umanizzazione e per la capacità di essere al fianco della partoriente.
Alle qualità dei professionisti si aggiunge una particolare cura degli ambienti appena rimodernati e delle tecnologie utilizzate durante il parto. Il modello di assistenza adottato e offerto a tutte le donne, prevede percorsi differenziati tra gravidanza fisiologica e non fisiologica e – nel rispetto dei protocolli in essere - la gestione è a carico dell’ostetrica in condivisione col medico. L’ostetrica rimane costantemente al fianco della donna. Questo significa garantire il massimo supporto emozionale, ma anche individuare precocemente la comparsa di fattori di rischio ostetrico e di scostamento dalla fisiologia.
Ogni donna è libera di scegliere una persona (compagno, familiare, amica) che le possa stare vicina.
- Se il travaglio è fisiologico la futura mamma viene incoraggiata ad assumere la posizione in cui riesce a controllare meglio il dolore, provare posizioni alternative (parto libero) e sempre a scopo antalgico può utilizzare la vasca da parto; può assumere una dieta idrica o consumare alimenti energetici (miele, cioccolato); ad intermittenza viene effettuata la registrazione del battito cardiaco fetale.
- Nel caso in cui il travaglio non sia fisiologico (ad esempio: travaglio indotto, patologia materna o fetale che impongano una sorveglianza del benessere materno-fetale più stretta) la registrazione del battito cardiaco fetale si effettua in modo continuativo; la donna viene invitata ad assumere posizioni che migliorano la circolazione placentare e può assumere solo sorsi d’acqua o bevande zuccherate.
Durante il periodo espulsivo, seguendo le indicazioni dell’ostetrica, la mamma assume le posizioni che rendono più facile l’ultima fase del parto. L’episiotomia non viene effettuata di routine. Dopo la nascita del bambino e, in attesa dell’espulsione della placenta, il neonato che presenta un buon adattamento, viene appoggiato sulla pancia della mamma, a contatto con la sua pelle.
Dal cordone ombelicale vengono effettuati prelievi per la determinazione del gruppo sanguigno, del test di Coombs e della bilirubina (se la mamma è Rh negativa o di gruppo 0 positivo) e del pH cordonale che indica lo stato di ossigenazione fetale.
Il neonato è assistito, dal pediatra di guardia e dall’infermiera, nell’apposita isola neonatale dove vengono rilevati il peso, la lunghezza e la circonferenza cranica (rivalutata il secondo giorno di vita), viene visitato e sottoposto alle profilassi dell’infezione oculare da gonococco e della malattia emorragica. Ogni neonato è identificato con una fascetta di riconoscimento fissata alla caviglia, mentre al polso della madre è posto un bracciale contenente i dati corrispondenti.
Quando il bambino ha presentato un buon adattamento alla vita extrauterina, se la madre lo desidera, mentre rimane in post-partum, può tenerlo vicino a sé e lo può attaccare al seno assistita dal personale ostetrico. Se sono presenti situazioni che rendono opportuna una sorveglianza o se la nascita è avvenuta con taglio cesareo, il neonato viene accolto dal personale infermieristico del Nido e posto in una termoculla (incubatrice) per alcune ore.
Quando la madre viene ricondotta in Reparto può richiedere di tenerlo con sé. Dopo due ore dal parto la mamma ed il neonato vengono accompagnati nell’unità di degenza ed affidati al personale di assistenza. Il padre ha libero accesso al reparto di Ostetricia e Ginecologia anche al di fuori degli orari di ingresso parenti. Il blocco parto è presidiato da un medico specialista in ostetricia e ginecologia, presente 24 ore su 24 e coadiuvato da un medico reperibile, da due ostetriche e da un Operatore Socio-Sanitario (OSS). Durante il ricovero l’assistenza alla mamma è garantita da ostetriche, infermiere e personale di supporto (OTA- OSS).
LA PARTOANALGESIA
È prevista la possibilità di usufruire di partoanalgesia, con un servizio attivo 24 ore su 24, per ogni gravida che ne faccia richiesta.
LA DONAZIONE DELLE CELLULE STAMINALI
Al momento del parto è possibile eseguire la donazione delle cellule staminali di tipo solidaristico e dedicato. Per la donazione solidaristica o dedicata è necessario che, nel terzo trimestre, la donna effettui un colloquio presso Centro Trasfusionale. Per questo dovrà fissare un appuntamento per una ‘visita di idoneità, in cui verranno controllati gli esami eseguiti in gravidanza e verranno prescritti, nuovi accertamenti.
L'EVENTUALE TRASFERIMENTO DELLA GRAVIDA
Nella gravidanza con rischio di nascita di un neonato gravemente prematuro, oppure con condizioni che rendano opportuno l’espletamento del parto in un centro di livello superiore viene attivato il trasferimento della donna gravida in altra struttura; la principale è, in generale, il Policlinico S. Matteo di Pavia. Il trasferimento verrà effettuato in ambulanza e, a seconda delle necessità, prevede l’accompagnamento di un medico ostetrico, una ostetrica, o entrambi. Dopo il trasferimento rimane attivo il collegamento con le strutture ultra-specialistiche così che, nel caso in cui vengano risolte le problematiche che hanno determinato il trasferimento stesso, si possa eventualmente accogliere nuovamente presso la nostra struttura la donna gravida, garantendo la continuità delle cure.
LA DEGENZA
Sulla base della modalità assistenziale adottata (rooming-in) la madre e il neonato vengono accolti nella stessa stanza di degenza.
Durante la degenza, che è in media di tre giorni per il parto spontaneo e di quattro per il cesareo, la mamma viene incoraggiata a muoversi, ad attaccare spesso il bambino al seno, ad imparare ad aver cura del neonato ed interpretare le sue richieste. Nel caso in cui il neonato, per scelta o necessità della madre, venga alimentato artificialmente, vengono fornite alla mamma tutte le informazioni necessarie. Durante la degenza della madre è previsto anche il colloquio col pediatra, relativo all’allattamento al seno o artificiale, alle profilassi con vitamine post-dimissione, agli screening neonatali, alla igiene e cura del neonato.
Il neonato è sottoposto ad accurata visita medica alla nascita, in seconda giornata di vita e alla dimissione. Ogni mattina i neonati presenti al Nido vengono valutati dal pediatra e dall’infermiere. Durante la degenza gli infermieri assistono, in maniera costante e continuativa, i neonati presenti, inoltre danno sostegno alla madre durante l’allattamento e l’affiancano nell’accudire il proprio neonato. Ogni giorno, in momenti dedicati, forniscono informazioni alle mamme ed effettuano dimostrazioni relative all’assistenza necessaria per il neonato, ad esempio per la medicazione del moncone ombelicale, l’igiene, la valutazione della poppata, tecniche di allattamento.
LA PATOLOGIA NEONATALE
È un settore della Unità Operativa di Pediatria ove vengono ricoverati i neonati che presentano alcune caratteristiche quali: prematurità, ovvero con una età gestazionale inferiore alla 36a settimana; segni clinici o sospetto di infezioni; condizioni di rischio o patologie che necessitano di un monitoraggio e/o di assistenza particolare da parte di medici e infermieri; basso peso neonatale (minore di 2.300 grammi). Per garantire la adeguata assistenza i neonati con età gestazionale minore di 34 settimane, oppure in condizioni che richiedano la necessità di terapia intensiva vengono trasferiti con il Servizio di Trasporto d’Emergenza Neonatale (STEN) del Policlinico San Matteo di Pavia.
In Patologia neonatale è presente un infermiere dedicato all’assistenza; l’attività medica è svolta dai pediatri dell’Unità Operativa di Pediatria e la visita medica è quotidiana.
Il progetto di dimissione protetta “A CASA INSIEME”, è finalizzato alla creazione di una connessione tra i Servizi sanitari offerti dall’ospedale ed i Servizi sanitari, sociosanitari e sociali che trovano la loro realizzazione nel territorio. La continuità assistenziale è un obiettivo della rete RIMI necessaria per migliorare la qualità dell’assistenza, la donna e la sua famiglia infatti entrano in contatto con numerosi interlocutori del sistema sanitario e sociosanitario che, se non integrati fra di loro, possono dar luogo ad una parcellizzazione dell’esperienza della gravidanza e della nascita ostacolando la coppia nella possibilità di diventare protagonista, delle scelte assistenziali.
Le azioni progettuali hanno lo scopo di cogliere in modo tempestivo quelle condizioni personali, familiari e sociali che possono interferire nella positiva esperienza della nascita. Un appropriato accompagnamento, da parte dei Servizi, lungo tutto il percorso favorisce la possibilità che l’incontro tra i genitori ed il bambino sia fonte di gratificazione e quindi si creino le premesse per un armonico sviluppo delle competenze genitoriali e di crescita del bambino.
Attraverso il presente progetto si intende individuare anche le situazioni di fragilità che non sono immediatamente riconoscibili, perché non presentano un grado di disagio manifesto. La continuità assistenziale che prevede la presa in carico per un periodo significativamente lungo, permette di cogliere precocemente l’insorgere o il palesarsi di condizioni di vulnerabilità che se prontamente prese in carico possono evolvere positivamente. Inoltre, le condizioni economiche, sociali ed abitative delle donne in attesa di un bambino possono influenzare sia l’andamento della gravidanza che, ancora di più, il dopo nascita relativamente alle opportunità di accedere ai servizi ed alle misure ed interventi di supporto specifici (Bonus famiglia, ecc. …). Le azioni progettuali hanno lo scopo di intercettare problemi di nutrizione del bambino e favorire l’allattamento al seno, in assenza di specifici impedimenti di ordine sanitario. L’ATS ha in atto un importante progetto a sostengo dell’allattamento al seno che si sviluppa secondo il programma UNICEF “Comunità Amica dei Bambini” che trova un ampio consenso tra gli operatori dei Consultori Familiari, delle tre ASST che svolgo un compito di sostengo ed accompagnamento delle neomamme.
IL PROGETTO "A CASA INSIEME"
Il personale del Punto Nascita (PN) provvede ad illustrare il progetto di continuità assistenziale alla donna prima della dimissione ed essa sottoscrive il modulo di accettazione/non accettazione del servizio di assistenza indicato i propri dati. Le ostetriche in collaborazione con gli operatori del nido indicano un codice di priorità sulla scheda in base all’osservazione della coppia mamma bambino, i codici definiti in base agli eventuali fattori di rischio e di fragilità sono i seguenti: rosso, giallo, verde e bianco. In seguito, l’operatore sanitario invia i moduli di adesione/non adesione, ai Consultori di pertinenza.
La codifica di triage è strumento ad uso dell’operatore, non necessariamente viene comunicato alla donna ma si rende necessario, soprattutto nei casi complessi/difficili connotati da fragilità multiple, fidelizzare le donne all’accesso ai Servizi ed in particolare ad accettare il Servizio di continuità assistenziale. I casi particolarmente complessi, noti e urgenti, con triage-codice rosso, anche in caso di non accettazione del percorso, in cui vi siano particolari condizioni di fragilità sociale e familiare, vengono segnalati al Servizio Area Sociale che valutata la situazione, coinvolgerà, se necessario, i servizi territorialmente competenti dei Comuni.
A seconda delle condizioni della donna alla dimissione è necessario spiegare alla puerpera, da parte degli operatori dei reparti ospedalieri, come è organizzato il servizio di continuità assistenziale fornito dai Consultori Familiari.
Il personale del consultorio che riceve il fax di coloro che accettano il percorso di dimissione protetta, provvede alla registrazione, secondo indicazione di triage, su apposito registro denominato “Registro puerperio” e a contattare telefonicamente la puerpera (codici verde, giallo e rosso) per la proposta di un piano di intervento personalizzato. A seconda degli esiti del colloquio telefonico con la donna, si possono verificare le seguenti condizioni di presa in carico da parte del Consultorio:
- Consulenza telefonica
- Visita Domiciliare
- Accesso al servizio di assistenza dopo la nascita presso il consultorio, con spazi dedicati per i primi accessi
- Inserimento della neomamma/genitori nei gruppi previsti dopo la nascita per il sostegno all’allattamento al seno ed alle competenze genitoriali
- Consulenza alla coppia.
In seguito all’esito del primo contatto tra operatore consultoriale/puerpera può essere proposta una visita domiciliare da parte dell’ostetrica che, successivamente invita la donna presso i servizi ambulatoriali. Qualora, durante la visita domiciliare, emergano nuove problematiche o fragilità, gli operatori possono attivare altri attori della rete RIMI (es. i Servizi Sociali della ASST e/o Comunali, Pediatri di Libera Scelta, MMG e altre Associazioni) qualora non già attivati precedentemente nel percorso.
VALUTAZIONE DEL PROGETTO
Nell’ASST di Crema il progetto ha preso vita in via sperimentale nel 2017 in modo parziale e dal 2018 è a pieno regime. Analizzando nel dettaglio quest’ultimo anno l’adesione è al 70%. Le azioni realizzate sono:
- scheda multilingue auto-compilata dalla donna
- intervento del Process Owner in gruppi di miglioramento già organizzati a cui vi partecipavano ostetriche e personale del nido per illustrare il progetto
- coinvolgimento dei consultori privati accreditati del territorio affinché le donne potessero indicare il consultorio di fiducia ed eventualmente continuare il rapporto di assistenza anche dopo la nascita.
Inoltre, nella scheda di accettazione del progetto è stato aggiunto il campo “email” in modo che per le segnalazioni con codice bianco, come indicato nel progetto, per le quali non è prevista la chiamata attiva del consultorio è possibile inviare le proposte di gruppo organizzate dal servizio quali: corso di massaggio infantile, “parliamo il maternese” in cui le mamme possono confrontarsi sull’esperienza materna con la conduzione della psicologa, promozione del progetto “Nati per Leggere” e promozione e sostegno all’allattamento. Attraverso tale modalità si è registrato un incremento della partecipazione ai gruppi.
L'ASST di Crema, in stretta sinergia con ATS della Val Padana, aderisce all'iniziativa UNICEF “Insieme per l'allattamento" ed è attiva nella Protezione, Promozione e Sostegno dell’allattamento materno. Per questo ritiene utile fornire materiale informativo per aiutare le madri che allattano.
L’ATS della Val Padana e le ASST di Crema, Cremona e Mantova hanno superato, nel mese di gennaio 2020, la Fase n. 1 di qualificazione prevista dal programma “Comunità Amica dei Bambini”; UNICEF Italia ha pertanto “certificato” tutte le strutture sanitarie territoriali, dedicate al percorso nascita, delle province di Cremona e Mantova (Consultori Familiari, Centri Vaccinali, ambulatori dei Pediatri di Famiglia). Inoltre sono stati valutati positivamente tutti i protocolli e procedure operative di continuità assistenziale ospedale-territorio redatte a favore del percorso nascita.
Uno dei temi che Regione Lombardia ritiene importante presidiare è la rilevazione precoce di eventuali esiti depressivi della donna in gravidanza o nel periodo successivo alla gravidanza. Nel 2017 infatti ha dato indicazioni alle ATS e alle ASST di stendere un cronoprogramma di azioni tese a rendere i professionisti dedicati a questo percorso informati e sensibili per facilitare l’emersione e la presa in carico della depressione perinatale. Nell’ASST di Crema è stato programmato e attuato dal mese di ottobre 2017 lo screening attraverso l’uso di scale standardizzate che rilevano lo stato emotivo auto-percepito dalla donna. I risultati numerici forniti da tali strumenti, unitamente a specifici colloqui permettono di stendere progetti d’intervento personalizzati che coinvolgono più di un servizio sanitario, sociosanitario e sociale della rete.
L'ATTIVITÀ DI SCREENING
Lo strumento scelto, come da indicazioni regionali è la Scala di Edimburgo, ed è proposto a tutte le donne gravide e in puerperio che accedono ai servizi dell'ASST in tre momenti particolari:
- durante la gravidanza tra la 28° e la 33° settimana (gravide seguite in consultorio e che partecipano al corso di preparazione alla nascita)
- alla dimissione della puerpera dopo il parto (ospedale)
- alla prima vaccinazione del bambino (servizio vaccinazioni).
Le schede compilate vengono confluite in Consultorio, servizio che funge da punto di raccolta della rilevazione locale.
Per le positività rilevate (questionari con punteggio superiore a 12 alla scala di Edimburgo) è previsto l’invio allo psicologo del Consultorio Familiare individuato per proporre alla donna un appuntamento che a seconda del bisogno potrà essere di counseling, sostegno, psicoterapia. Il Centro Psico-sociale, è coinvolto solo nei casi in cui lo psicologo consultoriale ritiene necessaria una consulenza/valutazione della situazione clinica.
RISULTATI DEL PRIMO ANNO DI SPERIMENTAZIONE
Durante questo primo anno di sperimentazione le donne che hanno auto-compilato la scala di Edimburgo sono state n.503, i questionari n. 595 perché alcune donne lo hanno compilato in più momenti del percorso nascita. Le donne risultate positive al test sono state n. 38 pari al 7.5% delle donne screenate, la percentuale di positività è maggiore nelle donne seguite al consultorio in coerenza con le caratteristiche della popolazione che vi accede che presenta profili di maggiore fragilità. Le donne sono state tutte contattate dalla psicologa consultoriale e quelle che hanno partecipato ad almeno un incontro sono n.13.
Le rimanenti donne per diversi motivi hanno dichiarato di non essere interessate per svariati motivi.
Per incrementare i risultati della presa in carico il Process Owner RIMI sta valutando alcune azioni di miglioramento. In particolare, vista la maggiore aderenza al percorso riscontrata nelle donne reclutate al consultorio, si pensa che la fiducia del professionista che propone la presa in carico sia maggiormente riposta se questo sia già noto o proposto in ambiente conosciuto. , si è pensato, a partire dal 1 gennaio 2019, vista l’introduzione della figura dello psicologo nel corso di preparazione al parto, che sia quest’ultimo a proporre il questionario proprio in quell’occasione in modo da cominciare a costruire un rapporto per un’eventuale presa in carico.
Il progetto “Nati per leggere” promuove la lettura ad alta voce come strumento per favorire le competenze genitoriali e dei loro bambini al fine di supportare lo sviluppo cognitivo-affettivo.
Il momento della lettura ad alta voce se rispecchia alcune caratteristiche come ad esempio la lettura dialogica può essere considerato un atto sociale e può essere attuato anche da altri soggetti come educatori, operatori sanitari, volontari e care-giver in senso più allargato. In particolare, la lettura dialogica (LD) differisce dal modo tradizionale in cui gli adulti leggono ai bambini, infatti il cambiamento di ruolo è fondamentale: se nella tipica condizione di lettura l’adulto legge e il bambino ascolta, nella forma dialogica il bambino impara a diventare il narratore della storia.
L’adulto assume progressivamente il ruolo da ascoltatore attivo, proponendo domande, aggiungendo informazioni, suggerendo al bambino di arricchire l’esposizione contenuta nel libro. Durante la LD il bambino partecipa con entusiasmo se il genitore/educatore si rivolge con uno stile positivo: un feed back o uno stimolo a partecipare a un momento di attenzione condivisa producono una migliore partecipazione.
La Regione Lombardia e ATS della Val Padana a livello locale hanno approvato protocolli d’Intesa per favorire lo sviluppo di questo progetto. L’ASST di Crema per rendere realizzabile la promozione e la concretizzazione di questo progetto ritiene importante stipulare un accordo tecnico operativo con la Rete Bibliotecaria Cremonese, il Comune di Crema, il Comitato Unicef della zona, i consultori privati accreditati, esplicitando per ognuno comprese le proprie Unità Operative in che modo intendono impegnarsi per il raggiungimento dell’obiettivo.
L’accordo tecnico operativo “Nati per leggere” in sintesi si pone la finalità di creare sinergie tra diversi attori che a vario titolo intervengono nell’azione educativa e di supporto rivolta ai bambini 0-6 anni e alle loro famiglie attraverso la lettura ad alta voce.
All’interno dell’ASST è stato proposto al consultorio familiare che già ha in essere interventi di promozione quali: gruppi per sensibilizzare le neomamme in collaborazione con gli operatori della biblioteca, al corso di preparazione al parto, al reparto di pediatria che intende distribuire materiale informativo. È stata coinvolta anche l’unità operativa di Neuropsichiatria Infantile UONPIA che sta partecipando con i operatori ad una formazione specifica al fine di promuovere gruppi di facilitazione alla lettura ad alta voce per gli utenti del servizio NPIA in ambienti extra ospedalieri.
Le vaccinazioni sono uno degli strumenti preventivi più efficaci in Sanità Pubblica. Esse sono in grado di prevenire, in modo efficace e sicuro, lo sviluppo di alcune malattie infettive, le loro complicanze e la loro diffusione. Esse hanno un impatto rilevante in termini di riduzione dell’incidenza delle malattie stesse e di possibili decessi ad esse correlati, nonché di diminuzione delle sequele a breve e lungo termine e dei costi legati all’assistenza durante e dopo la malattia.
L’uso delle vaccinazioni, oltre che per la protezione di specifiche classi di età in cui sono maggiori i rischi, deve tenere in considerazione anche specifiche esigenze, ad esempio legate a particolari condizioni di vita, di lavoro e di salute. Tra le condizioni più comuni che possono beneficiare delle vaccinazioni c’è, sicuramente, la gravidanza, come sottolineato anche nel PNPV 2017-2019.
Per tutte le informazioni rivolgersi sempre al Centro Vaccinale.
VACCINAZIONI IN PREVISIONE DI UNA GRAVIDANZA
In previsione di una gravidanza, le donne in età fertile è necessario siano protette nei confronti di morbillo parotite rosolia (MPR) e della varicella, dato l’elevato rischio, per il nascituro, derivanti dall’infezioni materna durante la gravidanza, specie se si verifica nelle prime settimane di gestazione. Per la varicella contratta nell’immediato periodo preparto, il rischio, oltre che per il nascituro, può essere molto grave anche per la madre.
Poiché sia il vaccino MPR che quello della varicella sono controindicati in gravidanza, è necessario che, al momento dell’inizio della gravidanza, la donna sia vaccinata regolarmente (con due dosi) da almeno un mese.
VACCINAZIONI DURANTE UNA GRAVIDANZA
La gravidanza rappresenta uno dei momenti più critici nella vita di una donna, durante la quale le preoccupazioni e le responsabilità legate alla salute della vita in grembo aumentano, così come i timori di assumere farmaci con potenziali effetti indesiderati sul feto. Tuttavia, proprio la somministrazione del vaccino dTpa in gravidanza è legato alla protezione della donna e del nascituro. Non esistono evidenze che dimostrino un rischio fetale legato alla vaccinazione della gestante con vaccini a microrganismi inattivati o con tossoide. Al contrario, la presenza di anticorpi (trans-placentari) nel neonato riduce il rischio di malattie prevenibili da vaccino nelle prime settimane-mesi di vita, quando il sistema immunitario del neonato è ancora immaturo.
È stato osservato che le madri trasferiscono anticorpi al prodotto del concepimento, offrendogli così un certo grado di protezione contro malattie quali il morbillo, la difterite e poliomielite. Gli anticorpi materni sono in grado di proteggere i neonati dalle infezioni, e modificare la severità delle malattie infettive nei bambini, per un periodo di tempo variabile, a seconda del livello di trasmissione placentare e il tasso di decadimento degli anticorpi acquisiti passivamente. Nel corso di ogni gravidanza e per ogni successiva gestazione sono raccomandate le vaccinazioni anti-dTpa e anti-influenza (se la gestazione si verifica nel corso di una stagione influenzale). Visti i casi di morte di neonati per pertosse osservati nella nostra zona nell’ultimo anno l’allarmismo è cresciuto nelle donne pertanto è necessario fornire chiare informazioni e percorsi facilitati. Come già indicato all’interno dell’azienda vi sono due unità d’offerta relativamente alla presa in carico della gravidanza: il consultorio familiare e il presidio ospedaliero. Per promuovere le vaccinazioni in gravidanza e orientare le gestanti al servizio dedicato è stata prodotta una brochure che viene distribuita negli ambulatori delle visite ostetriche. Presso il consultorio inoltre è stata definito un percorso facilitato proposto dai Process Owner RIMI e Prevenzione: le donne che esprimono interesse alla vaccinazione in seguito al colloquio di orientamento con l’assistente sanitaria vengono segnalate al servizio vaccinazione che provvederà a contattarle per un appuntamento.
Informazioni Multilingua per la Mamma e il Bambino
FOR MOTHERS AND BABIES
POUR LA MAMAN ET L’ENFANT
PARA LA MAMÁ Y EL NIÑO
بالنسبة للأم والرضيع
In questa sezione è possibile trovare in sintesi le informazioni per accedere ai Servizi Socio sanitari dedicati alla Mamma e al Bambino (INGLESE – FRANCESE - SPAGNOLO - ARABO).
In this section you will find information on how to access the Health and Social Services for mothers and babies (ENGLISH – FRENCH – SPANISH - ARABIC)
Dans cette section il est possible de trouver une synthèse des informations d’accès aux services socio-sanitaires dédiés à la mère et à l’enfant (ANGLAIS – FRANÇAIS – ESPAGNOL- ARABE)
En esta sección es posible encontrar una síntesis de las informaciones necesarias para acceder a los Servicios Sociosanitarios dedicados a la madre y al niño (INGLÉS - FRANCÉS - ESPAÑOLA -ÁRABE)
في هذا القسم يمكن العثور على معلومات مختصرة للوصول إلى الخدمات الاجتماعية والصحية المخصصة للأم والطفل
(الإنجليزية -الفرنسية -العربية -الهندية)
CARTA PERCORSO NASCITA
Childbirth Journey Card
Charte Parcours naissance
Arjeta las etapas del nacimiento
بطاقة مسار الولادة
SERVIZI DEDICATI CONSULTORIO FAMILIARE
Family Clinic dedicated services
Services dédiés Planning Familial
Servicios dedicados al consultorio familiar
خدمات مخصصة من المركز الاستشاري الأسري
ISCRIVERSI AL PEDIATRA O AL MEDICO
Register with a Paediatrician or Doctor
S’inscrire chez le pédiatre ou chez le Médecin
Inscribirse en el pediatra o el médico
التسجيل مع طبيب أطفال أو طبيب عام
VACCINAZIONI (LINK)
Vaccinations - Vaccinations - Vacunas - خدمات مخصصة من المركز الاستشاري الأسري
INFORMATIVA PRIVACY - Regolamento 679/2016/UE
Regulation 679/2016/EU Information for Data Subjects Patients
NOTE D’INFORMATION SUR LA CONFIDENTIALITÉ Règlement 679/2016/UE
POLÍTICA DE PRIVACIDAD Reglamento 679/2016/UE
سياسة الخصوصية لائحة الاتحاد الأوروبي رقم 679/2016
Ultimo aggiornamento: 24/06/2025