Asst. Il dono della Popolare alla chirurgia vascolare spalanca le porte a “nuovi orizzonti di cura”

Maffezzoni, Spinazzola, Boccalon, Ferrari, Suppa, Tegoni, Musumary, Cominelli, Olmo, Gandola, Merli, Rossoni

Tipologia: Articolo, Comunicato stampa, Notizia

Il portatile per radioscopia offre immagini di migliore qualità e consente lo svolgimento di interventi più complessi rispetto al passato, tra cui l’impianto di protesi aortiche personalizzate

“Un esempio concreto di come all’innovazione tecnologica segua necessariamente un innalzamento degli standard di qualità e di sicurezza delle cure”. Così il direttore della chirurgia vascolare Luca Boccalon ha definito il nuovo portatile per radioscopia per applicazioni vascolari donato dalla Banca Popolare per il Territorio e dal Banco Bpm. La strumentazione, del valore di oltre 310 mila euro, rientra nella maxi donazione da un milione e 80 mila euro, annunciata a fine 2024, funzionale all’ammodernamento dell’intero blocco operatorio di Asst Crema.  

La consegna è stata ufficializzata questa mattina presso la sala riunioni della direzione generale alla presenza della direzione strategica guidata da Alessandro Cominelli, del presidente dell’Area omogenea cremasca, Giovanni Rossoni e dell’assessore al welfare del Comune di Crema Anastasie Musumary. Con loro anche i vertici dell’Associazione Popolare per il territorio e del Banco Bpm: il presidente Giorgio Olmo, il responsabile d’area Crema, Cremona e Mantova, Stefano Tegoni e il responsabile filiale di Crema Valerio Suppa. 

“Siamo di nuovo qui per rinnovare il nostro grazie all’Associazione Popolare per il territorio e al Banco Bpm, a seguito dell’importante donazione realizzata a vantaggio della comunità tutta” ha esordito Cominelli. “In questo specifico caso, l’aggiornamento offerto è di particolare rilevanza e ci consente di effettuare interventi endovascolari più complessi, che con la strumentazione precedente non era possibile realizzare. Mi piace, quindi, pensare che questo dono apra a nuovi, più efficaci e sicuri orizzonti di cura, grazie alla competenza dei nostri specialisti, chiamati sempre ad operare in modo multidisciplinare”. Il presidente Olmo ha evidenziato come la donazione presentata oggi, in seguito a quelle che l’hanno preceduta, confermi “l’attenzione dell’Associazione Popolare per il Territorio e del Banco Bpm al fine di rendere l’ospedale cittadino all’avanguardia. L’Associazione ed il Banco BPM SpA sono sempre stati e saranno anche in futuro un valido sostegno per l’Ospedale essendo convinti che una struttura sanitaria efficiente sia un valido supporto per tutta la città”.

Secondo l’assessore al welfare del comune di Crema, Anastasie Musumary, “il gesto del Banco Bpm e dell’Associazione Popolare ha un grande valore etico: il dono ha un’importante rilevanza sociale e crea connessioni. In questo caso garantirà nuove opportunità di cura e di prevenzione”. Per il presidente dell’Area Omogenea Gianni Rossoni, “questa è un’altra bella occasione per dire che a Crema si può giovare di cure d’avanguardia”.

A Luca Boccalon, accompagnato in conferenza stampa anche dal direttore della radiologia Angelo Spinazzola e da quello di anestesia e rianimazione Guido Merli, il compito di illustrare il macchinario: “La nuova dotazione garantisce tempi di acquisizione delle immagini più prolungati ed una risoluzione spaziale più elevata. Ciò consente di ottenere una visione di migliore qualità. La tecnologia beam filtration (rimozione di fotoni a bassa energia da un fascio di raggi X) riduce la dose di radiazioni al paziente”. Date queste caratteristiche, in presenza di un aneurisma dell’aorta, l’attrezzatura facilita l’impianto di protesi customizzate, personalizzate, volte a correggere la patologia, escludendola dal circolo. Ad oggi, sono già stati realizzati con successo due interventi di questo tenore: uno su un paziente over 80 dal quadro clinico complesso ed uno su un paziente over 60 con protesi fenestrata, ossia con fori all’interno dei quali vengono inseriti uno o più stent. La patologia, esclusa dal circolo, in questo caso interessava anche le arterie viscerali. 

La strumentazione, ora collocata presso il blocco operatorio, trova, inoltre, applicazione in caso di interventi di angioplastica periferici ed interventi ibridi, ossia resi possibili grazie alla combinazione tra tecnica open, di chirurgia classica e quella endovascolare. 

Ad evidenziare l’importanza di un approccio multidisciplinare al paziente i direttori Spinazzola e Merli. “Abbiamo voluto esserci oggi all’inaugurazione di questa innovativa strumentazione che rappresenta un passo avanti per tutto l’ospedale di Crema- hanno detto. - Sicuramente, poter fruire di immagini di migliore qualità consentirà anche al radiologo interventista di ampliare il proprio campo di azione visualizzando meglio i vasi sui quali si lavora, senza la necessità di accessi chirurgici invasivi e velocizzando, quindi, i tempi di recupero”.  Merli ha evidenziato la possibilità di sviluppare una presa in carico globale del paziente anziano e fragile anche in presenza di interventi di chirurgia maggiore: “l’evolversi di queste tecniche ha ridotto i rischi chirurgici, limitando i tempi di degenza e di malattia”. 

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Responsabile della pubblicazione: Ufficio Comunicazione

Ultimo aggiornamento: 26/05/2025