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29/11/2023
29/11/2023
Chirurgia vascolare, nuovi innesti : “il futuro è la multidisciplinarietà”
“In continuo rinnovamento, desiderosi di offrire al paziente la migliore qualità della cura, ma anche con la consapevolezza, ora, di poter contare su un team consolidato”. Così, il direttore della chirurgia vascolare di Asst Crema Luca Boccalon, traccia il bilancio di un reparto “in continua evoluzione” e che di recente ha accolto un ultimo medico: Marco Fioruzzi, proveniente dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al pari del collega Simone Carulli . “In un periodo in cui si sente spesso parlare di carenza di organico, è opportuno evidenziare che i concorsi non vanno deserti e che anche le piccole realtà come quella cremasca possono essere attrattive”. A Crema dal 2016, Boccalon ha lavorato in stretta sinergia con Aldo Arzini, che l’ha preceduto alla guida dell’unità operativa e dal 2022 ricopre il ruolo di direttore. “Nuovo, ormai non lo sono più, ma si rinnova ogni giorno lo spirito con cui cerco di fare rete con i colleghi del dipartimento per garantire una presa in carico multidisciplinare”.
Lo fa, ad esempio, con i colleghi della nefrologia e della radiologia interventistica per la creazione di accessi vascolari per dialisi con metodiche chirurgiche ed endovascolari secondo le più recenti linee guida o nell’ambito dello stroke team del Maggiore, coordinato dalla unità operativa di neurologia. Completa il quadro l’importante sinergia con la cardiologia. “Credo che la collaborazione tra diverse specialità sia oggi la chiave per garantire una presa in carico globale”.
L’equipe della chirurgia vascolare oggi si compone di 8 dirigenti medici, “professionisti giovani e meno giovani ai quali va il mio grazie quotidiano. Grazie anche alla direzione strategica per aver risposto concretamente ad un’esigenza. In questo modo oggi riusciamo ad assicurare buoni standard di cura”. La struttura complessa si occupa di tutte le patologie vascolari arteriose (arteriopatie arti inferiori, aneurismi, stenosi carotidee e succlavie) e venose (varici, trombosi venose), ad esclusione del distretto cardiaco e dell’arco aortico, applicando le più moderne tecniche chirurgiche open ed endovascolari. Ampio spazio è dato alla attività ambulatoriale nel trattamento delle lesioni tramite ambulatorio dedicato alla vulnologia ed al piede diabetico. A tutto questo si aggiunge il trattamento chirurgico specialistico delle arteriopatie e quello degli aneurismi.

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29/11/2023
29/11/2023
Neuropsichiatria, la sala d’aspetto cambia aspetto grazie ad Abio
Una sala d’aspetto più accogliente, con decorazioni montessoriane colorate in legno, libri e giochi. È il dono di Abio Crema in vista delle festività natalizie alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di Asst Crema per la sede di via Sinigaglia. La donazione, ufficializzata questa mattina alla presenza dei vertici dell’associazione guidata da Ortensia Marazzi, dalla responsabile della Npia Alessandra Foppa Pedretti e dalla sua equipe, ha un valore complessivo di circa 2000 euro. “Un piccolo dono per festeggiare insieme Santa Lucia, al fine di rendere più accogliente la sala d’aspetto” esordisce Marazzi.
Da oggi, infatti, alberi, nuvole, un sole e un gatto in legno cambieranno aspetto alla sala d’aspetto e faranno compagnia a genitori e bimbi che attendono di essere chiamati per la visita. “Uno degli obiettivi di Abio Crema, attiva dal 1999 per promuovere l’umanizzazione in ospedale, è quello di rendere più accoglienti gli spazi ospedalieri – continua. Da quando è nata ABIO Crema ha acquistato numerosi arredi e decori per la sala giochi della pediatria di Crema e per le stanze di degenza, gli ambulatori e il pronto soccorso pediatrico. Il bambino che entra in una struttura ospedaliera e trova un ambiente colorato con mobili alla sua altezza, libri e giochi, è sicuramente più sereno e pronto per affrontare la difficile esperienza dell'ospedalizzazione. In questo caso, con le decorazioni in legno certificato per spazi ludici, abbiamo reso più bello un contesto territoriale, perché anche bellezza è cura. Grazie a tutti gli operatori, alla dottoressa Foppa Pedretti per aver facilitato questo momento e auguri di buone feste a tutti i bambini”.
La responsabile della neuropsichiatria infantile Alessandra Foppa Pedretti ha ringraziato di cuore le volontarie Abio: “Intanto perché la loro disponibilità e vicinanza educa i più piccoli e poi il colore che hanno donato a questi luoghi li riscalda e rende l’attesa più piacevole. Oggi ci sentiamo particolarmente vicini ai volontari Abio che insieme a noi esercitano, anche se in modo diverso, l’arte di prendersi cura, Perché far star bene gli altri è un’arte. Grazie per esserci”.

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28/11/2023
28/11/2023
Urologia, donato un aspiratore mobile di liquidi organici
Un aspiratore mobile di liquidi organici è stato donato da un privato che intende rimanere anonimo all’urologia di Crema. Il gesto è stato reso possibile grazie all’intermediazione del Cavalier Piero Antonio Guardavilla, oggi presente al breve incontro con il direttore generale. Lo strumento, del valore complessivo di 18.750 iva inclusa, consente la raccolta di liquidi biologici dopo interventi chirurgici endoscopici per tumore della vescica e patologia benigna della prostata.
Come spiega il direttore dell’unità operativa Giuseppe Salinitri: “questo strumento è di fondamentale importanza perché riduce il rischio di contaminazione biologica da parte del personale infermieristico e dunque consente di operare in maggiore sicurezza. Ringrazio di cuore il Cavalier Guardavilla per aver reso possibile questa donazione, attivandosi in pochissimo tempo”. “L’ho fatto – ha replicato Guardavilla – perché ritengo che il personale di questo reparto a partire proprio dal direttore Salinitri riesca realmente a prendersi cura delle persone, mettendo in campo tanta e preziosa umanità. Perché non basta essere medici competenti, è importante anche rassicurare le persone ed essere loro accanto nei momenti di sofferenza. Vivo una condizione di fragilità da diverso tempo ed ho provato sulla pelle che una cura più umana e a misura di ciascuno può davvero fare la differenza. Appena posso mi do sempre da fare nel mondo dell’associazionismo, dello sport, della sanità, a sostegno dei più fragili e sono felice quando riesco a rendere possibili gesti importanti come questo”.
Dal direttore generale Ida Ramponi sono giunti sentiti ringraziamenti. “E’ bello avvertire nella voce dei pazienti questa volontà di attivarsi per l’ospedale cittadino, mettendo in moto una rete solidale che raggiunge obiettivi importanti per il benessere dell’intera comunità”.

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28/11/2023
28/11/2023
“Combattiamo la violenza con la cura”, all’Asst due panchine rosse simbolo di impegno quotidiano
Due panchine diverse, unite dal desiderio di dire NO alla violenza di genere. Sono state inaugurate ieri alla casa di comunità di via Gramsci e al monoblocco ospedaliero di Largo Dossena. Inserite nelle iniziative di sensibilizzazione promosse da Fondazione Onda, hanno inteso chiarire che “il contrasto alla violenza di genere è un impegno che ci vede e ci deve vedere coinvolti ogni giorno sul versante della salute, della prevenzione, dell’educazione, della comunicazione e dell’accoglienza. Il nostro, come cittadini, prima che come professionisti, è un impegno che non potrà mai venire meno. Anche i simboli, soprattutto se, come in questo caso, animati da progettualità importanti di inclusione, integrazione e team building, servono per ricordarci che siamo chiamati a fare concretamente, per fare la differenza, per prenderci cura al meglio”. Così il direttore generale Ida Ramponi, assente alle inaugurazioni per motivi istituzionali, ha inteso spiegare la ratio dell’evento.
In via Gramsci una rosa nera, circondata da tulle rosso, cattura l’attenzione. La delicatezza di un velo si fa portatrice di diversi significati. Eppure gli operatori del polo territoriale sono uniti nell’affermare un secco no alla violenza di genere. Qualunque essa sia, “perché ci sono tante forme di violenza. E come operatori della cura siamo chiamati a mantenere sempre alta l’attenzione su questo fenomeno. Dobbiamo farlo ogni giorno quando, prendendoci cura della fragilità, abbiamo l’occasione di avvicinare situazioni di difficoltà, diverse, ma desiderose di essere accolte ed ascoltate”. Il nuovo direttore di distretto, nonché promotrice dell’iniziativa, Bianca Gritta prova ad essere esaustiva: “è violenza quella fisica, economica, psicologica o assistita, quella assistita, vissuta dai minori, uomini di domani che vivono oggi sulla pelle situazioni complesse. Dobbiamo esserci, per fare la differenza. Dobbiamo farlo in rete, generando sempre nuove forme di collaborazione”. Poi prova a chiarire il senso di un progetto fortemente voluto, che va oltre ogni iniziativa spot. “La panchina appena inaugurata dice no alla violenza, è un piccolo simbolo, ma che ci ha consentito di farlo insieme, grazie al desiderio e allo sforzo di un presidio che si anima dell’apporto di ciascuno. Perché è grazie alla piccola parte di ognuno di voi, se ogni progetto prende forma per il bene della nostra comunità”.
Un piccolo cartoncino riporta alla sintesi. “STOP ALLA VIOLENZA”. La speranza si svela nelle pagine di un libro aperto, a pochi passi da una catena. La cultura è un volano. E il contrasto alla violenza è, prima di tutto, una questione culturale. “Dobbiamo fare attenzione al linguaggio e assicurare un’educazione inclusiva per dare forma, realmente, ad una cultura di parità”. Alterna lucida freddezza a calde emozioni l’assessore alle pari opportunità del comune di Crema Emanuela Nichetti. “Dobbiamo farlo per le donne, per le giovani, ma anche per gli uomini di domani, perché ci meritiamo di essere migliori. Il tema della violenza di genere è e deve essere trasversale, per questo chiediamo agli uomini di esserci, di prestare attenzione alle parole usate: la violenza passa anche da lì. La panchina è un piccolo simbolo, il segno di un impegno che ci vede tutti coinvolti in una fitta rete di sostegno e solidarietà”.
Si è visto quest’anno in città con l’iniziativa Viva Vittoria, promossa in occasione della settimana di sensibilizzazione al tema, si vede ogni giorno nel lavoro in sinergia dei tanti enti che compongono la Rete contatto, rappresentata per l’occasione da Laura De Poli. E allora la panchina diventa un simbolo “per dire che anche noi siamo e dobbiamo essere sempre pronti per fare la nostra parte” ha chiarito il direttore socio sanitario di Asst Diego Maltagliati.
Della panchina posizionata al monoblocco, realizzata dagli utenti della Comunità riabilitativa ad alta assistenza e del centro diurno ed inaugurata alla presenza del direttore socio sanitario Diego Maltagliati, dell’assessore Emanuela Nichetti e della presidente dell’Associazione Donne contro la violenza Gianna Bianchetti, colpiscono le impronte bianche su sfondo rosso: raccontano il desiderio di essere accolti nella cura. Le parole impresse su una targa d’alluminio lo rendono palese: “toccami con cura, non farmi paura. Ho bisogno di amore e non di dolore”. Questo il pensiero condiviso, all’esito di un’attività di riflessione che ha portato gli utenti a scrivere parole e pensieri sul tema. Poi, guidati dal tecnico per la riabilitazione psichiatrica Valentina Monastra e dall’intera equipe della Comunità, coordinata da Nori Donarini ed Emanuela Schiavini, hanno dipinto la panchina. “Attraverso l’arteterapia – spiega Monastra in uno scritto – riescono ad emergere vissuti e sentimenti che spesso faticano ad arrivare alla verbalizzazione spontanea. Con questa attività è stata data a tutti, anche a chi mostra fatica nei movimenti fini, la possibilità di partecipare e fare attivamente”. E’ emerso forte e chiaro il tema “della fragilità, della sofferenza psichica, ed il bisogno forte di qualcuno che si relazioni “con cura” in modo attento e autentico. Lo hanno palesato parole, disegni e pensieri consultabili attraverso un qr code apposto sulla panchina stessa.
E’ un’esperienza che ha donato protagonismo e che ha inteso facilitare “l’integrazione della nostra realtà con il territorio e la società allargata: è proprio questa la mission dei servizi di salute mentale, al fine di restituire quotidianamente dignità alle persone impegnate in un percorso riabilitativo di cui ci prendiamo cura”. Con cura.

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27/11/2023
27/11/2023
Sei nuovi totem multifunzione per stampare i referti
Si ampliano i servizi digitali dell’Asst di Crema a beneficio della cittadinanza. Sono attivi da oggi, lunedì 27 novembre i sei nuovi totem multifunzione che consentono di stampare o ristampare i referti degli esami di laboratorio ed i verbali di pronto soccorso. In alternativa, è possibile procedere al caricamento della documentazione su una propria chiavetta usb. Le postazioni sono così distribuite: due sono collocate presso il Cup, una presso la sala d’attesa degli ambulatori esterni, una nell’atrio del monoblocco, una in palazzina medica, una presso il polo ospedaliero di Rivolta d’Adda.
L’innovazione rientra nel Progetto accoglienza, finanziato da Regione Lombardia. “La nuova dotazione – spiega il direttore generale Ida Ramponi – intende offrire un ulteriore servizio alla cittadinanza, che in questo modo potrà procedere in autonomia alla stampa dei referti e dei verbali di pronto soccorso senza più code allo sportello. Personale dedicato sarà disponibile per ogni ulteriore informazione”.
Per procedere alla stampa dei referti è necessario avere con sé la tessera sanitaria e il codice pratica stampato sul promemoria. Ultimata la procedura di scansione ed identificazione, sarà possibile scegliere di procedere alla stampa o al salvataggio su idoneo supporto USB.

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29/11/2023
29/11/2023
Chirurgia vascolare, nuovi innesti : “il futuro è la multidisciplinarietà”
“In continuo rinnovamento, desiderosi di offrire al paziente la migliore qualità della cura, ma anche con la consapevolezza, ora, di poter contare su un team consolidato”. Così, il direttore della chirurgia vascolare di Asst Crema Luca Boccalon, traccia il bilancio di un reparto “in continua evoluzione” e che di recente ha accolto un ultimo medico: Marco Fioruzzi, proveniente dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al pari del collega Simone Carulli . “In un periodo in cui si sente spesso parlare di carenza di organico, è opportuno evidenziare che i concorsi non vanno deserti e che anche le piccole realtà come quella cremasca possono essere attrattive”. A Crema dal 2016, Boccalon ha lavorato in stretta sinergia con Aldo Arzini, che l’ha preceduto alla guida dell’unità operativa e dal 2022 ricopre il ruolo di direttore. “Nuovo, ormai non lo sono più, ma si rinnova ogni giorno lo spirito con cui cerco di fare rete con i colleghi del dipartimento per garantire una presa in carico multidisciplinare”.
Lo fa, ad esempio, con i colleghi della nefrologia e della radiologia interventistica per la creazione di accessi vascolari per dialisi con metodiche chirurgiche ed endovascolari secondo le più recenti linee guida o nell’ambito dello stroke team del Maggiore, coordinato dalla unità operativa di neurologia. Completa il quadro l’importante sinergia con la cardiologia. “Credo che la collaborazione tra diverse specialità sia oggi la chiave per garantire una presa in carico globale”.
L’equipe della chirurgia vascolare oggi si compone di 8 dirigenti medici, “professionisti giovani e meno giovani ai quali va il mio grazie quotidiano. Grazie anche alla direzione strategica per aver risposto concretamente ad un’esigenza. In questo modo oggi riusciamo ad assicurare buoni standard di cura”. La struttura complessa si occupa di tutte le patologie vascolari arteriose (arteriopatie arti inferiori, aneurismi, stenosi carotidee e succlavie) e venose (varici, trombosi venose), ad esclusione del distretto cardiaco e dell’arco aortico, applicando le più moderne tecniche chirurgiche open ed endovascolari. Ampio spazio è dato alla attività ambulatoriale nel trattamento delle lesioni tramite ambulatorio dedicato alla vulnologia ed al piede diabetico. A tutto questo si aggiunge il trattamento chirurgico specialistico delle arteriopatie e quello degli aneurismi.

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29/11/2023
29/11/2023
Neuropsichiatria, la sala d’aspetto cambia aspetto grazie ad Abio
Una sala d’aspetto più accogliente, con decorazioni montessoriane colorate in legno, libri e giochi. È il dono di Abio Crema in vista delle festività natalizie alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di Asst Crema per la sede di via Sinigaglia. La donazione, ufficializzata questa mattina alla presenza dei vertici dell’associazione guidata da Ortensia Marazzi, dalla responsabile della Npia Alessandra Foppa Pedretti e dalla sua equipe, ha un valore complessivo di circa 2000 euro. “Un piccolo dono per festeggiare insieme Santa Lucia, al fine di rendere più accogliente la sala d’aspetto” esordisce Marazzi.
Da oggi, infatti, alberi, nuvole, un sole e un gatto in legno cambieranno aspetto alla sala d’aspetto e faranno compagnia a genitori e bimbi che attendono di essere chiamati per la visita. “Uno degli obiettivi di Abio Crema, attiva dal 1999 per promuovere l’umanizzazione in ospedale, è quello di rendere più accoglienti gli spazi ospedalieri – continua. Da quando è nata ABIO Crema ha acquistato numerosi arredi e decori per la sala giochi della pediatria di Crema e per le stanze di degenza, gli ambulatori e il pronto soccorso pediatrico. Il bambino che entra in una struttura ospedaliera e trova un ambiente colorato con mobili alla sua altezza, libri e giochi, è sicuramente più sereno e pronto per affrontare la difficile esperienza dell'ospedalizzazione. In questo caso, con le decorazioni in legno certificato per spazi ludici, abbiamo reso più bello un contesto territoriale, perché anche bellezza è cura. Grazie a tutti gli operatori, alla dottoressa Foppa Pedretti per aver facilitato questo momento e auguri di buone feste a tutti i bambini”.
La responsabile della neuropsichiatria infantile Alessandra Foppa Pedretti ha ringraziato di cuore le volontarie Abio: “Intanto perché la loro disponibilità e vicinanza educa i più piccoli e poi il colore che hanno donato a questi luoghi li riscalda e rende l’attesa più piacevole. Oggi ci sentiamo particolarmente vicini ai volontari Abio che insieme a noi esercitano, anche se in modo diverso, l’arte di prendersi cura, Perché far star bene gli altri è un’arte. Grazie per esserci”.

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28/11/2023
28/11/2023
Urologia, donato un aspiratore mobile di liquidi organici
Un aspiratore mobile di liquidi organici è stato donato da un privato che intende rimanere anonimo all’urologia di Crema. Il gesto è stato reso possibile grazie all’intermediazione del Cavalier Piero Antonio Guardavilla, oggi presente al breve incontro con il direttore generale. Lo strumento, del valore complessivo di 18.750 iva inclusa, consente la raccolta di liquidi biologici dopo interventi chirurgici endoscopici per tumore della vescica e patologia benigna della prostata.
Come spiega il direttore dell’unità operativa Giuseppe Salinitri: “questo strumento è di fondamentale importanza perché riduce il rischio di contaminazione biologica da parte del personale infermieristico e dunque consente di operare in maggiore sicurezza. Ringrazio di cuore il Cavalier Guardavilla per aver reso possibile questa donazione, attivandosi in pochissimo tempo”. “L’ho fatto – ha replicato Guardavilla – perché ritengo che il personale di questo reparto a partire proprio dal direttore Salinitri riesca realmente a prendersi cura delle persone, mettendo in campo tanta e preziosa umanità. Perché non basta essere medici competenti, è importante anche rassicurare le persone ed essere loro accanto nei momenti di sofferenza. Vivo una condizione di fragilità da diverso tempo ed ho provato sulla pelle che una cura più umana e a misura di ciascuno può davvero fare la differenza. Appena posso mi do sempre da fare nel mondo dell’associazionismo, dello sport, della sanità, a sostegno dei più fragili e sono felice quando riesco a rendere possibili gesti importanti come questo”.
Dal direttore generale Ida Ramponi sono giunti sentiti ringraziamenti. “E’ bello avvertire nella voce dei pazienti questa volontà di attivarsi per l’ospedale cittadino, mettendo in moto una rete solidale che raggiunge obiettivi importanti per il benessere dell’intera comunità”.

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28/11/2023
28/11/2023
“Combattiamo la violenza con la cura”, all’Asst due panchine rosse simbolo di impegno quotidiano
Due panchine diverse, unite dal desiderio di dire NO alla violenza di genere. Sono state inaugurate ieri alla casa di comunità di via Gramsci e al monoblocco ospedaliero di Largo Dossena. Inserite nelle iniziative di sensibilizzazione promosse da Fondazione Onda, hanno inteso chiarire che “il contrasto alla violenza di genere è un impegno che ci vede e ci deve vedere coinvolti ogni giorno sul versante della salute, della prevenzione, dell’educazione, della comunicazione e dell’accoglienza. Il nostro, come cittadini, prima che come professionisti, è un impegno che non potrà mai venire meno. Anche i simboli, soprattutto se, come in questo caso, animati da progettualità importanti di inclusione, integrazione e team building, servono per ricordarci che siamo chiamati a fare concretamente, per fare la differenza, per prenderci cura al meglio”. Così il direttore generale Ida Ramponi, assente alle inaugurazioni per motivi istituzionali, ha inteso spiegare la ratio dell’evento.
In via Gramsci una rosa nera, circondata da tulle rosso, cattura l’attenzione. La delicatezza di un velo si fa portatrice di diversi significati. Eppure gli operatori del polo territoriale sono uniti nell’affermare un secco no alla violenza di genere. Qualunque essa sia, “perché ci sono tante forme di violenza. E come operatori della cura siamo chiamati a mantenere sempre alta l’attenzione su questo fenomeno. Dobbiamo farlo ogni giorno quando, prendendoci cura della fragilità, abbiamo l’occasione di avvicinare situazioni di difficoltà, diverse, ma desiderose di essere accolte ed ascoltate”. Il nuovo direttore di distretto, nonché promotrice dell’iniziativa, Bianca Gritta prova ad essere esaustiva: “è violenza quella fisica, economica, psicologica o assistita, quella assistita, vissuta dai minori, uomini di domani che vivono oggi sulla pelle situazioni complesse. Dobbiamo esserci, per fare la differenza. Dobbiamo farlo in rete, generando sempre nuove forme di collaborazione”. Poi prova a chiarire il senso di un progetto fortemente voluto, che va oltre ogni iniziativa spot. “La panchina appena inaugurata dice no alla violenza, è un piccolo simbolo, ma che ci ha consentito di farlo insieme, grazie al desiderio e allo sforzo di un presidio che si anima dell’apporto di ciascuno. Perché è grazie alla piccola parte di ognuno di voi, se ogni progetto prende forma per il bene della nostra comunità”.
Un piccolo cartoncino riporta alla sintesi. “STOP ALLA VIOLENZA”. La speranza si svela nelle pagine di un libro aperto, a pochi passi da una catena. La cultura è un volano. E il contrasto alla violenza è, prima di tutto, una questione culturale. “Dobbiamo fare attenzione al linguaggio e assicurare un’educazione inclusiva per dare forma, realmente, ad una cultura di parità”. Alterna lucida freddezza a calde emozioni l’assessore alle pari opportunità del comune di Crema Emanuela Nichetti. “Dobbiamo farlo per le donne, per le giovani, ma anche per gli uomini di domani, perché ci meritiamo di essere migliori. Il tema della violenza di genere è e deve essere trasversale, per questo chiediamo agli uomini di esserci, di prestare attenzione alle parole usate: la violenza passa anche da lì. La panchina è un piccolo simbolo, il segno di un impegno che ci vede tutti coinvolti in una fitta rete di sostegno e solidarietà”.
Si è visto quest’anno in città con l’iniziativa Viva Vittoria, promossa in occasione della settimana di sensibilizzazione al tema, si vede ogni giorno nel lavoro in sinergia dei tanti enti che compongono la Rete contatto, rappresentata per l’occasione da Laura De Poli. E allora la panchina diventa un simbolo “per dire che anche noi siamo e dobbiamo essere sempre pronti per fare la nostra parte” ha chiarito il direttore socio sanitario di Asst Diego Maltagliati.
Della panchina posizionata al monoblocco, realizzata dagli utenti della Comunità riabilitativa ad alta assistenza e del centro diurno ed inaugurata alla presenza del direttore socio sanitario Diego Maltagliati, dell’assessore Emanuela Nichetti e della presidente dell’Associazione Donne contro la violenza Gianna Bianchetti, colpiscono le impronte bianche su sfondo rosso: raccontano il desiderio di essere accolti nella cura. Le parole impresse su una targa d’alluminio lo rendono palese: “toccami con cura, non farmi paura. Ho bisogno di amore e non di dolore”. Questo il pensiero condiviso, all’esito di un’attività di riflessione che ha portato gli utenti a scrivere parole e pensieri sul tema. Poi, guidati dal tecnico per la riabilitazione psichiatrica Valentina Monastra e dall’intera equipe della Comunità, coordinata da Nori Donarini ed Emanuela Schiavini, hanno dipinto la panchina. “Attraverso l’arteterapia – spiega Monastra in uno scritto – riescono ad emergere vissuti e sentimenti che spesso faticano ad arrivare alla verbalizzazione spontanea. Con questa attività è stata data a tutti, anche a chi mostra fatica nei movimenti fini, la possibilità di partecipare e fare attivamente”. E’ emerso forte e chiaro il tema “della fragilità, della sofferenza psichica, ed il bisogno forte di qualcuno che si relazioni “con cura” in modo attento e autentico. Lo hanno palesato parole, disegni e pensieri consultabili attraverso un qr code apposto sulla panchina stessa.
E’ un’esperienza che ha donato protagonismo e che ha inteso facilitare “l’integrazione della nostra realtà con il territorio e la società allargata: è proprio questa la mission dei servizi di salute mentale, al fine di restituire quotidianamente dignità alle persone impegnate in un percorso riabilitativo di cui ci prendiamo cura”. Con cura.

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27/11/2023
27/11/2023
Sei nuovi totem multifunzione per stampare i referti
Si ampliano i servizi digitali dell’Asst di Crema a beneficio della cittadinanza. Sono attivi da oggi, lunedì 27 novembre i sei nuovi totem multifunzione che consentono di stampare o ristampare i referti degli esami di laboratorio ed i verbali di pronto soccorso. In alternativa, è possibile procedere al caricamento della documentazione su una propria chiavetta usb. Le postazioni sono così distribuite: due sono collocate presso il Cup, una presso la sala d’attesa degli ambulatori esterni, una nell’atrio del monoblocco, una in palazzina medica, una presso il polo ospedaliero di Rivolta d’Adda.
L’innovazione rientra nel Progetto accoglienza, finanziato da Regione Lombardia. “La nuova dotazione – spiega il direttore generale Ida Ramponi – intende offrire un ulteriore servizio alla cittadinanza, che in questo modo potrà procedere in autonomia alla stampa dei referti e dei verbali di pronto soccorso senza più code allo sportello. Personale dedicato sarà disponibile per ogni ulteriore informazione”.
Per procedere alla stampa dei referti è necessario avere con sé la tessera sanitaria e il codice pratica stampato sul promemoria. Ultimata la procedura di scansione ed identificazione, sarà possibile scegliere di procedere alla stampa o al salvataggio su idoneo supporto USB.
