L'AZIENDA
L'Azienda
La ASST di Crema è stata ufficialmente costituita con decorrenza 1° gennaio 2016 con DGR X/4496/2015 a cui ha fatto seguito il Decreto Direttore Generale Welfare n. 11962 del 31 dicembre 2015 avente per oggetto le prime determinazioni in merito al trasferimento del personale, dei beni immobili e mobili e delle posizioni attive e passive già in capo alle ex ASL/AO. E' attualmente costituita dalle seguenti strutture:
- Presidio Ospedale Maggiore di Crema
- Presidio Santa Marta di Rivolta d’Adda
- Presidio Sanitario Cure Sub Acute di Soncino
- Poliambulatori di Crema, presso il Presidio
- Poliambulatori di Rivolta d’Adda, presso il Presidio
- Poliambulatori di Castelleone, presso la Fondazione Brunenghi
- Poliambulatori di Soncino, presso l’ex Ospedale
- Appartamenti di Residenzialità leggera di Rivolta d'Adda, presso il Presidio
- Servizio Territoriale per le dipendenze (SER.T) di Crema
- Consultorio Familiare di Crema
La sede legale dell'ASST di Crema:
- Largo Ugo Dossena, 2 - Crema (CR)
Centralino Telefonico dell'ASST di Crema
L'AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DI CREMA
Il primo documento scritto che attiene alla fondazione di una struttura per ospitare gli “infermi ed i miserabili“ risale al lontano 12 giugno 1351, firmato da quattordici nobili cittadini cremaschi. Oltre 600 anni di storia separano quel momento al 21 aprile 1963, data in cui è posta la prima pietra del nuovo ospedale, ubicato a sud della città su un'area di 75000 metri quadrati circa con una capienza di 400 posti letto e con un'articolazione tale da consentire un futuro allargamento. Caratteristica del complesso è quella del monoblocco a forma di una gigantesca T, costituito da 7 piani fuori terra, circondato da un'ampia area da sistemarsi a parco e sulla quale troveranno confortevole sede altri fabbricati minori, indispensabili per il miglio funzionamento del nosocomio.
Dopo oltre 5 anni di lavoro intenso, di interventi per modifiche progettuali e strutturali rese necessarie rispetto all'iniziale progetto redatto dai progettisti Braga e Ronzoni, il nuovo complesso di Via Maccalè è terminato. Il 27 ottobre 1968 è inaugurato il nuovo ospedale.
Il 1° Maggio 1981 l'Ente Ospedaliero si estingue per effetto della riforma sanitaria ed il nosocomio confluisce nei presidi sanitari della costituenda Unità Socio Sanitaria Locale (USSL) n. 53. Nell'ambito del riordino del Servizio Sanitario Nazionale il 1° gennaio 1995 vengono contestualmente estinte l'Associazione dei Comuni Ente responsabile dei Servizi di Zona del Cremasco USSL n. 53, che confluisce nell'Azienda USSL 24, e la figura del Commissario Straordinario che è sostituita con quella del Direttore Generale
Sul finire del 1997 si realizza una nuova, diversa organizzazione nel settore sanitario in applicazione della legge regionale n. 31 dell'11 luglio 1997, che prevede la realizzazione di un modello organizzativo che separa le funzioni fra Aziende Sanitarie Locali ( A.S.L.) e Aziende Ospedaliere: di conseguenza, per quanto riguarda la provincia di Cremona, vengono soppresse le aziende Ussl 23 di Cremona e 24 di Crema. Il 18 novembre 1997, il Consiglio Regionale della Lombardia definisce l'assegnazione, alla costituenda Azienda Ospedaliera di Crema, dei presidi ospedalieri di: Ospedale Maggiore di Crema, Ospedale Robbiani in Santa Croce di Soresina, Ospedale Santa Marta di Rivolta d'Adda e delle strutture sanitarie di Pandino, Soresina, Crema, Castelleone e Soncino. Con decreto del presidente della Giunta regionale lombarda del 2 dicembre 1997 viene ufficialmente costituita l'Azienda Ospedaliera “Ospedale Maggiore“ di Crema con decorrenza 1° gennaio 1998.
In attuazione della LR 23/2015 con DGR X/4496 del 10/12/2015 è stata costituita l’ASST di Crema con decorrenza 1° gennaio 2016 assegnando al nuovo Ente le strutture e le funzioni esercitate dalla ex A.O. 'Ospedale Maggiore' di Crema e dalla ex ASL Cremona come previsto dalla richiamata legge regionale.
Il logo
Il logo aziendale è stato creato, in campo verde, nel gennaio 1995, quando l’allora Unità Socio Sanitaria Locale n. 53, ha assunto la connotazione di Azienda Sanitaria. In seguito ad evoluzioni legislative, l’Ospedale Maggiore di Crema è stato eretto ad “azienda ospedaliera”, mantenendo lo stesso logo, ma in campo azzurro.
Dall’1.1.2016, con la costituzione della Azienda Socio Sanitaria di Crema, il marchio è incluso in un’unica immagine affiancata al logo regionale che identifica gli enti del Sistema Socio Sanitario Lombardo. Il significato di questo simbolo è da ricercarsi nelle radici della storia della città.
Infatti il Leone di San Marco richiama la dominazione dei Veneziani, sotto la quale Crema rimase dal XIV secolo fino all’epoca napoleonica. Questo periodo rappresentò un periodo florido per la comunità sia nel campo economico che nel campo urbanistico.
Il portale che circonda il leone è quello, stilizzato, del Palazzo Pretorio situato nella piazza del Duomo di Crema, sede del Consiglio e luogo di rappresentanza della città.
All’apice del portale è stato inserito il bastone caduceo, che indica il potere di conciliare tra di loro gli opposti creando armonia tra elementi diversi.
L'Azienda intende consolidare ulteriormente il proprio ruolo di riferimento per i cittadini del naturale bacino di utenza a cui offrire una ampia e completa gamma di servizi interni ed esterni, nonché sviluppare la propria visione perseguendo il miglioramento della qualità delle cure mediante:
- l'efficacia dei trattamenti sanitari, intesa come l'adeguatezza e la personalizzazione dell'intervento diagnostico, terapeutico e riabilitativo e l’ impiego di trattamenti basati sulle evidenze scientifiche;
- l'efficienza delle attività sanitarie e di supporto, intesa come l'azione generale dell'Azienda di razionalizzazione degli sforzi messi in atto, anche ai fini economici, tesa al raggiungimento e consolidamento dell'efficacia dei trattamenti;
- la tempestività dei trattamenti sanitari rispetto alle reali necessità;
- la sicurezza dei pazienti e degli operatori mediante politiche di gestione proattiva dei rischi;
- il perseguimento della soddisfazione del cittadino per il servizio ricevuto dall'Azienda e positivamente valutato.
Per il raggiungimento della propria mission aziendale, l’Azienda focalizza la propria attenzione sui seguenti aspetti:
- qualità delle prestazioni e dei processi organizzativi;
- valorizzazione delle aree di eccellenza: innovazione a tutti i livelli, per sostenere i continui cambiamenti, propri, del settore ospedaliero e per produrre attività di “elezione”;
- riduzione dei tempi di risposta agli utenti-pazienti, al fine di far fronte ai correnti tempi di attesa;
- costi interni, in rapporto alle condizioni di competitività: corretto utilizzo delle risorse disponibili, applicando meccanismi di controllo, diminuendo sprechi e disfunzioni e valorizzando le risorse professionali disponibili.
L’ASST di Crema pone alla base della propria mission aziendale i seguenti valori di riferimento:
- la centralità del paziente come bene fondamentale: prendersi cura del malato ed in generale di chi si rivolge alla struttura dell’ospedale, identificando con maggiore attenzione ed efficacia il percorso che egli sarà invitato a seguire;
- il riequilibrio dell'asse di cura ospedale-territorio (valorizzazione di entrambi i sistemi e continuità assistenziale)
- l’integrazione tra sanitario e sociosanitario nella presa in carico della persona
- la messa a sistema di soluzioni per garantire la presa in carico e la continuità assistenziale delle cronicità e delle fragilità
- il personale come patrimonio culturale e professionale, per garantire le prestazioni di cui il paziente necessita;
- il coinvolgimento delle Associazioni di Volontariato;
- l’innovazione tecnologica e formativa a tutti i livelli, per sostenere i continui cambiamenti propri del settore sanitario-ospedaliero e per produrre attività di qualità;
- la sicurezza nell’ambiente di lavoro nei confronti dei pazienti e dei dipendenti nel rispetto della normativa vigente.
L’ASST di Crema fa proprio il Codice Etico comportamentale vigente presso la ex A.O. “Ospedale Maggiore” di Crema.
Il Codice Etico comportamentale è il documento ufficiale dell’Azienda che definisce la politica di governo, i principi, i valori e le regole fondamentali di gestione dell’intera organizzazione, a cui sono soggetti tutti coloro che operano direttamente e/o indirettamente nel contesto aziendale.
E’ uno strumento di indirizzo del modello organizzativo aziendale, finalizzato ad attuare e garantire un’azione di prevenzione e contrasto della commissione, anche indiretta, di illeciti compiuti o tentati, nell’interesse e/o vantaggio dell’Azienda stessa.
Con l’approvazione del Codice Etico l’Azienda si impegna a condurre la propria attività con integrità, correttezza e professionalità realizzando così la tutela e la promozione della salute, attraverso un impegno costante volto all’innovazione e al miglioramento della qualità dei servizi offerti agli utenti.
I principi generali e i valori su cui si fondano le condotte comportamentali previste nel Codice Etico e su cui si regge l’intera organizzazione e il funzionamento dell’Azienda sono i seguenti: osservanza delle norme, riservatezza, lealtà e trasparenza, imparzialità, senso di appartenenza, eccellenza nel servizio, lavoro di squadra, capacità, rispetto ed eguaglianza, efficienza ed economicità.
L’Azienda adegua, sulla base della pianificazione strategica, la propria gestione ai principi della programmazione e del controllo, individuando nel sistema di budget lo strumento fondamentale per realizzare gli Obiettivi.
Lavorare per Obiettivi rappresenta il processo a supporto metodologico per l’attività aziendale.
Il perseguimento dei principi cardine della legge regionale 23/2015 (Riequilibrio dell'asse di cura ospedale-territorio valorizzazione di entrambi i sistemi e continuità assistenziale - Integrazione tra sanitario e sociosanitario nella presa in carico della persona - Messa a sistema di soluzioni per garantire la presa in carico e la continuità assistenziale delle cronicità e delle fragilità) richiederà un forte impegno dell’ASST nel:
- potenziare la capacità di lettura del Bisogno delle persone e delle famiglie intercettando in modo più appropriato la domanda;
- sviluppare valutazioni multidimensionali
- elaborare modelli che assicurino alla persona la continuità di cura e di assistenza e la qualità
- attivare percorsi personalizzati di presa in carico in un processo di integrazione fra le attività sanitarie e di competenza delle autonomie locali
- evitare il ricorso all’utilizzo improprio dei servizi (contenitori di percorsi senza via d’uscita: cosiddetti “servizi buco nero”)