Dipendenze: attività ambulatoriale

Consulenza, diagnosi e trattamento per la persona con disturbo da uso di alcool, sostanze e gioco d'azzardo patologico e suoi familiari.

TERRITORIALE-AMBULATORIALE

  • Sede erogativa

Servizio per le Dipendenze SERD

via Medaglie d'Oro 9 - Crema (CR)  | tel. 0373883611

  • Modalità di accesso

Il SERD è un servizio che si occupa ambulatorialmente della prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi da uso di sostanze, alcol e gioco d'azzardo patologico. Lo Psicologo vi opera in Equipe multidisciplinari che lavorano in modo integrato.

L'accesso avviene senza impegnativa, presentandosi allo sportello del SerD negli orari di apertura (da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle 15.30) richiedendo una consulenza o di avviare un iter diagnostico multidisciplinare .

Le prestazioni erogate sono gratuite, esenti da ticket.

  • Psicologi

Valentina Calderara, Romanini Letizia, Cinzia Sacchelli

Possono accedere alle prestazioni del servizio i ragazzi e i genitori che si presentano spontaneamente o dietro indicazione di altri servizi o della scuola o della Prefettura. Dopo il primo colloquio di accoglienza, svolto da una figura socio-educativa, il ragazzo e i familiari incontrano lo psicologo con il quale hanno la possibilità di comprendere la necessità, la tipologia e la gravità del bisogno espresso dal consumo di sostanze o gioco d'azzardo. Vengono offerti a tale scopo colloqui psicologici clinici individuali e familiari, approfondimento psicodiagnostico anche con l'utilizzo di test di personalità.

Attraverso un lavoro multidisciplinare è possibile avviare un monitoraggio dello stato di salute e del consumo di sostanze (esami strumentali) ed accedere ad un ciclo di incontri di gruppo psicoeducazionali finalizzato ad incrementare nell'utente e nei familiari la consapevolezza del rischio derivante dai comportamenti di consumo di sostanze da alterazione. Al termine di queste attività è previsto un colloquio conclusivo con possibilità di proseguimento nella presa in carico al servizio - se indicata – per il trattamento del Disturbo diagnosticato. In questi casi lo psicologo prevede colloqui psicologici o di psicoterapia con l'utente e la famiglia, che di solito si associano ad interventi di tipo sanitario (monitoraggio con esami dell'andamento del consumo/astensione; terapie, se necessarie), educativo e sociale con la attivazione delle risorse presenti sul territorio per questa fascia di età.

Possono accedere al Servizio i giocatori ed i loro familiari a cui si propone un primo screening valutativo multidisciplinare (colloquio anamnestico, visita medica e prima visita psicologica).

In seguito viene concordato un progetto assistenziale ambulatoriale che prevede la possibilità di accedere a prestazioni psicologiche di tipo psicoeducazionale o psicoterapeutiche (colloqui psicologici clinici e di psicoterapia; incontri di gruppo di supporto alla astensione) rivolte sia all'utente che ai familiari.

E' possibile l'invio a gruppi di auto mutuo aiuto per giocatori e familiari che collaborano con gli psicologi del servizio. Nel caso di bisogni particolari o di presenza di altre problematiche concorrenti, lo psicologo collabora con la Equipe multidisciplinare del Serd o attiva altri servizi pubblici o accreditati. In situazioni complesse associate a altre dipendenze da sostanze si possono predisporre invii per ricoveri brevi di un mese o day hospital presso la Riabilitazione delle Dipendenze di Rivolta D'Adda.

In casi specifici in cui si ravveda la necessità di interventi a tutela del patrimonio personale e/o familiare è possibile anche effettuare la segnalazione all'Ufficio di protezione giuridica per l'attivazione della nomina di un Amministrazione di sostegno.

Possono accedere al Servizio le persone con uso problematico di alcool ed i loro familiari a cui si propone un primo screening valutativo multidisciplinare (colloquio anamnestico, visita medica e prima visita psicologica). Al primo colloquio psicologico clinico sono invitati i familiari interessati. Lo scopo è quello di: raccogliere il bisogno portato dalla persona (e dalla famiglia); comprendere la situazione generale; offrire una prima consulenza alcologica per prevenire situazioni di grave conflittualità familiare e ridurre il potus; valutare se c'è una motivazione ad avviare un percorso di approfondimento della problematica e prendere accordi su come effettuarlo.

Per l'approfondimento diagnostico si prevedono 2-4 colloqui psicologici con la persona (e i suoi familiari) e possono essere utilizzati test psicodiagnostici per l'approfondimento del funzionamento cognitivo e personologico. Al termine, lo psicologo potrà restituire alla persona (e ai familiari) l'esito della valutazione diagnostica che terrà conto anche delle informazioni derivanti dalla contemporanea valutazione medico-sanitaria. Si potrà quindi concordare di proseguire la presa in carico con gli interventi indicati per il trattamento. Per la cura si prevedono colloqui psicologici e di psicoterapici con l'utente ed i familiari, sempre affiancati ad interventi multidisciplinari (quantomeno il monitoraggio sanitario) e la partecipazione a gruppi terapeutici o di auto mutuo aiuto nel Servizio o sul territorio. Oltre a programmi di tipo ambulatoriale, dove vi sia la indicazione, si possono attivare programmi di tipo ospedaliero-riabilitativo (Riabilitazione delle dipendenze a Rivolta d'Adda) o percorsi di tipo comunitario

Possono accedere al Servizio le persone con uso, abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti e loro familiari, a cui si propone un primo screening valutativo multidisciplinare (colloquio anamnestico, visita medica e prima visita psicologica). Nel Primo Colloquio clinico (a cui possono succederne altri successivi) lo psicologo valuta la presenza e la gravità del Disturbo da uso di sostanze, utilizzando strumenti di screening e la raccolta anamnestica; valuta inoltre la motivazione e le risorse verso il cambiamento dell'utente e del suo contesto familiare e di vita. La Equipe multidisciplinare del SerD, a seguito della valutazione multidisciplinare del bisogno, concorda con l'utente un Programma di Assistenza Individualizzato (PAI) che prevede le prestazioni ritenute indicate per la presa in carico che può essere finalizzata all'approfondimento diagnostico, al cambiamento con astensione dall'uso di sostanze, al monitoraggio, alla assistenza e supporto.

Oltre alla possibilità di interventi di natura sanitaria, può essere prevista una presa in carico psicologica che in funzione degli obiettivi del PAI può prevedere: l'approfondimento diagnostico anche con l'utilizzo di test cognitivi o di personalità; colloqui psicologici clinici con l'utente e i familiari per incrementare la motivazione alla cura o sostenerla, colloqui psicologici clinici o frequenza di un gruppo psicologico per il mantenimento dell'astensione della sobrietà e prevenzione/recupero precoce delle recidive. Oltre a programmi di tipo ambulatoriale, ove indicato e se il paziente è motivato, vi è la possibilità di attivare percorsi residenziali di tipo riabilitativo ospedalieri (Riabilitazione delle Dipendenze a Rivolta d'Adda) o in comunità terapeutica che vengono di seguito monitorati.

Ultimo aggiornamento: 09/12/2024