Prevenzione depressione perinatale
Prevenzione della depressione perinatale
Uno dei temi che Regione Lombardia ritiene importante presidiare è la rilevazione precoce di eventuali esiti depressivi della donna in gravidanza o nel periodo successivo alla gravidanza. Nel 2017 infatti ha dato indicazioni alle ATS e alle ASST di stendere un cronoprogramma di azioni tese a rendere i professionisti dedicati a questo percorso informati e sensibili per facilitare l’emersione e la presa in carico della depressione perinatale. Nell’ASST di Crema è stato programmato e attuato dal mese di ottobre 2017 lo screening attraverso l’uso di scale standardizzate che rilevano lo stato emotivo auto-percepito dalla donna. I risultati numerici forniti da tali strumenti, unitamente a specifici colloqui permettono di stendere progetti d’intervento personalizzati che coinvolgono più di un servizio sanitario, sociosanitario e sociale della rete.
- L’attività di screening
Lo strumento scelto, come da indicazioni regionali è la Scala di Edimburgo, ed è proposto a tutte le donne gravide e in puerperio che accedono ai servizi dell'ASST in tre momenti particolari:
- durante la gravidanza tra la 28° e la 33° settimana (gravide seguite in consultorio e che partecipano al corso di preparazione alla nascita)
- alla dimissione della puerpera dopo il parto (ospedale)
- alla prima vaccinazione del bambino (servizio vaccinazioni).
Le schede compilate vengono confluite in Consultorio, servizio che funge da punto di raccolta della rilevazione locale.
Per le positività rilevate (questionari con punteggio superiore a 12 alla scala di Edimburgo) è previsto l’invio allo psicologo del Consultorio Familiare individuato per proporre alla donna un appuntamento che a seconda del bisogno potrà essere di counseling, sostegno, psicoterapia. Il Centro Psico-sociale, è coinvolto solo nei casi in cui lo psicologo consultoriale ritiene necessaria una consulenza/valutazione della situazione clinica.
- Risultati del primo anno di sperimentazione
Durante questo primo anno di sperimentazione le donne che hanno auto-compilato la scala di Edimburgo sono state n.503, i questionari n. 595 perché alcune donne lo hanno compilato in più momenti del percorso nascita. Le donne risultate positive al test sono state n. 38 pari al 7.5% delle donne screenate, la percentuale di positività è maggiore nelle donne seguite al consultorio in coerenza con le caratteristiche della popolazione che vi accede che presenta profili di maggiore fragilità. Le donne sono state tutte contattate dalla psicologa consultoriale e quelle che hanno partecipato ad almeno un incontro sono n.13.
Le rimanenti donne per diversi motivi hanno dichiarato di non essere interessate per svariati motivi.
Per incrementare i risultati della presa in carico il Process Owner RIMI sta valutando alcune azioni di miglioramento. In particolare, vista la maggiore aderenza al percorso riscontrata nelle donne reclutate al consultorio, si pensa che la fiducia del professionista che propone la presa in carico sia maggiormente riposta se questo sia già noto o proposto in ambiente conosciuto. , si è pensato, a partire dal 1 gennaio 2019, vista l’introduzione della figura dello psicologo nel corso di preparazione al parto, che sia quest’ultimo a proporre il questionario proprio in quell’occasione in modo da cominciare a costruire un rapporto per un’eventuale presa in carico.