Disturbi alimentari, in Asst Crema si sta formando un'equipe multidisciplinare

Disturbi alimentari, in Asst Crema si sta formando un'equipe multidisciplinare

15 marzo 2024

Comunicato stampa

Disturbi alimentari, in Asst Crema si sta formando un'equipe multidisciplinare

Nella Giornata del fiocchetto lilla l’Asst di Crema ha messo in campo iniziative di sensibilizzazione ed ha annunciato la costituzione di un’equipe multidisciplinare e specialistica per la presa in carico di questi disturbi

Un fiocchetto lilla per manifestare vicinanza e sostegno a tutte le persone, per lo più giovani donne, che soffrono di disturbi alimentari. Così tutti gli operatori del dipartimento di salute mentale di Asst Crema, diretto da Virginio Salvi, insieme al reparto di pediatria diretto da Maddalena Leone e alla direzione strategica, hanno scelto di celebrare la giornata dedicata, che ricorre proprio oggi, venerdì 15 marzo. L’impegno è trasversale, riguarda tanto i servizi ospedalieri, quanto quelli territoriali. “Per lungo tempo - spiega Virginio Salvi - la presa in carico di persone con questi disturbi nel distretto cremasco è stata frammentata, non c’era una visione specialistica, né un lavoro multidisciplinare che consentisse di accogliere un bisogno così complesso nella sua globalità”.

Preso atto dell’incremento del fenomeno, che ha interessato anche il territorio cremasco, si è deciso di attivare un’equipe multidisciplinare dedicata, composta da un medico psichiatra, messo a disposizione dai servizi esistenti, da uno psicologo, Marco Castagna, da una terapista della riabilitazione psichiatrica, Maria Liga, da una dietista ed un’altra psicologa che hanno preso servizio di recente, Martina Alloni ed Emma Guerci. “L’obiettivo di questa nuova equipe è quello di garantire una risposta efficace per fare in modo che le persone e le loro famiglie non si sentano sole nella sofferenza”. “Inoltre, per consolidare il gruppo e garantire anche al personale esistente una preparazione specifica verrà a breve attivato un percorso formativo, reso possibile grazie al grande contributo del servizio di psicologia clinica diretto da Cinzia Sacchelli”.

Attualmente sono in carico presso i servizi di Asst Crema 54 persone, di cui 28 trattate dalla neuropsichiatria infantile diretta da Alessandra Foppa Pedretti e 26 dalla psichiatria. Si tratta per lo più di giovani ragazze. “La fascia d’età maggiormente rappresentata è quella adolescenziale, che va dai 15 ai 19 anni, ma quel che si può notare è che vi è un progressivo abbassamento dell’età in cui si manifesta il fenomeno e, forse, anche da parte delle famiglie una maggiore consapevolezza, che porta a chiedere aiuto precocemente”. Anche per questo motivo serve che i servizi siano pronti e strutturati al meglio delle proprie possibilità. “Tra i disturbi per cui viene richiesta una presa in carico va per la maggiore l’anoressia nervosa, ma trattiamo anche casi di bulimia nervosa e di disturbo da alimentazione incontrollata. Nell’età adulta, poi, nella metà dei casi si rinvengono comorbilità, quali disturbi della personalità, depressivi o disturbo da uso di sostanze”.

Manifestazioni di una fragilità interiore che abbraccia diversi aspetti della vita e che impatta notevolmente sulla qualità della stessa. “Per questo motivo serve un trattamento multidisciplinare ed integrato volto a trattare le complicanze mediche, ristabilire un’alimentazione adeguata con l’obiettivo di raggiungere un adeguato peso corporeo, modificare i pensieri disfunzionali rispetto al cibo e la percezione del proprio corpo”. Al trattamento di complicanze mediche e disturbi psichiatrici, si affiancano la psicoeducazione sul disturbo, la psicoterapia individuale e familiare. “Non basta agire sulla persona, bisogna agire sull’intero nucleo familiare. Viviamo in una società che pretende sempre di più, dove gli ideali di perfezione sono sempre più radicati. Spesso, alla base di questi disturbi nelle giovani donne, vi è il tentativo di essere la figlia perfetta, per non deludere le aspettative altrui. Agire sul contesto familiare è, quindi, necessario per smorzare il senso di colpa, per rendere la famiglia una risorsa nel percorso di cura”. Alla dietista compete, invece, l’impostazione di uno schema dietetico personalizzato ed una psicoeducazione alimentare individuale o di gruppo, finalizzata ad una migliore gestione del pasto.

Sul territorio, le azioni sono inserite nel Piano dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione di Ats della Val Padana. Il coordinamento e la governance su un tema così impattante giocano un ruolo di fondamentale importanza, soprattutto tenuto conto dell’incremento del fenomeno registrato negli ultimi anni. Un’eredità della pandemia? Forse. Come chiarisce la neuropsichiatra infantile Alessandra Foppa Pedretti e con lei anche le psicologhe Chiara Bozzetti e Stefania Spaggiari: “l’abbuffata di social di quel periodo, complice l’isolamento sociale, non ha consentito di veicolare modelli funzionali alle ragazze più giovani”. A preoccupare, ora, tra le giovani generazioni è soprattutto un effetto emulativo. “Alcuni comportamenti disfunzionali vengono trasmessi tra gli adolescenti come modelli da imitare per avere il corpo magro, snello. Perfetto. Questi ideali di perfezione vanno smantellati e sicuramente i social non aiutano”.

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Responsabile della pubblicazione: Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 15/03/2024