LA COMUNICAZIONE
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In questa area è possibile trovare i Comunicati Stampa, tutte le news e le iniziative dell'Azienda.
CONTATTI: Responsabile Simona Gotti 0373 280535 | comunicazione@asst-crema.it | ufficiostampa@asst-crema.it
Ultime notizie
01/02/2023
01/02/2023
SOSTITUTI DEL LATTE MATERNO, C’È UN CONTRIBUTO
Fino a 400 euro all’anno per figlio se le condizioni della mamma impediscono la pratica naturale dell’allattamento e con Isee inferiore ai 30mila euro. Richieste entro il 15 febbraio agli sportelli di ASST.
Un contributo per l’acquisto di sostituti del latte materno. Può essere richiesto ad ASST Crema entro il 15 febbraio dalle donne con condizioni che impediscono la pratica naturale dell’allattamento - qualora non sia possibile ricorrere alle banche del latte umano donato - fino all’importo massimo annuo di 400 euro per figlio e comunque fino al sesto mese di vita del neonato. L’Isee ordinario del richiedente non deve inoltre superare i 30mila euro annui.
Il Ministero della salute ha infatti istituito il Fondo per il sostegno all’acquisto di sostituti del latte materno, con una dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2020 e 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021. Con delibera di Regione Lombardia sono state approvate le indicazioni operative regionali per l’attuazione di questa iniziativa, grazie a un finanziamento nazionale di oltre 1 milione e 208mila euro per gli anni 2020 e 2021.
Sono escluse dal contributo le donne con condizioni già diversamente normate e, in particolare, che presentano le condizioni già previste a livello ministeriale in caso di assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati a un’alimentazione particolare, che comporta benefici maggiori. In caso di morte della madre, il contributo potrà essere richiesto da chi possiede la responsabilità genitoriale del neonato.
In quali casi è controindicato l’allattamento?
Le condizioni materne che controindicano in maniera assoluta l’allattamento indicate dal Decreto ministeriale del 31 agosto 2021 sono le seguenti: in via permanente, infezione da HTLV1 e 2, sindrome di Sheehan, alattogenesi ereditaria, ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare), mastectomia bilaterale, morte materna; in via temporanea, infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo, infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo, infezione ricorrente da streptococco di gruppo B, lesione luetica sul seno, tubercolosi bacillifera non trattata, mastite tubercolare, infezione da virus varicella zooster, esecuzione di scintigrafia, assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento, assunzione di droghe (escluso il metadone), alcolismo.
Dove presentare la richiesta?
- Martedì e Mercoledì dalle 14.00 alle 16.00, presso il Consultorio Familiare in via Manini, 21 a Crema
- Mail a consultorio@asst-crema.it oppure protocollo@pec.asst-crema.it.
Come presentare la richiesta?
La richiesta, con riferimento alla spesa sostenuta per i nati dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, deve essere corredata da: certificazione della condizione materna patologica e prescrizione della formula per lattante; Isee ordinario relativo all’anno nel quale sono state sostenute le spese; giustificativi di spesa per i sostituti del latte materno (formule per lattanti) acquistati in presenza delle condizioni che controindicano l'allattamento di cui al presente documento per i primi 6 mesi di età del neonato; informazioni per l’erogazione del contributo (coordinate bancarie). Se i primi 6 mesi di vita del bambino sono a cavallo di due annualità, dovranno essere presentate due richieste distinte, una per oggi anno di competenza della spesa.
L’accertamento e la certificazione delle condizioni patologiche, nonché la prescrizione della formula per lattante sono a cura dello specialista, del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

Ultime notizie
30/01/2023
30/01/2023
MISURA B1 A SOSTEGNO DELLE PERSONE A DOMICILIO CON DISABILITÀ GRAVISSIMA
Anche per il 2023, Regione Lombardia ha approvato il nuovo Programma Operativo regionale (DGR n.7751 del 28/12/2022) relativo alle Misure a sostegno delle persone con disabilità gravissima.
La Misura B1 è destinata alle persone in condizione di disabilità gravissima curate al proprio domicili. La finalità di questa Misura è la promozione del benessere e della qualità della vita della persona in un contesto più ampio di inclusione sociali.
La Misura B1 Prevede:
- UN BUONO mensile
- UN VOUCHER sociosanitario subordinato al riconoscimento del Buono mensile a seguito della valutazione multidimensionale. E’ un titolo d’acquisto non in denaro, che puo’ essere utilizzato esclusivamente per prestazioni di assistenza sociosanitaria da parte di Enti erogatori accreditati a contratto con ATS della Val Padana.
TEMPI
Tramite l’utilizzo dell’apposita modulistica scaricabile alla pagina MISURA B1, corredata di tutta la documentazione prevista dalla normativa di riferimento e riportata nel modello di domanda:
- Nuove domande da presentare entro il 30.10.2023
- Rinnovi da presentare entro il 31.03.2023.
Tutte le informazioni e la documentazione le trovi nella sezione MISURA B1

Ultime notizie
24/01/2023
24/01/2023
Virginio Salvi è il nuovo direttore di Psichiatria
Virginio Salvi è il nuovo direttore di Psichiatria "Innovazione, legami ed empatia per costruire benessere".
“Vorrei far capire che la psichiatria non è la cenerentola delle scienze mediche. La ricerca in questo settore è molto attiva. Non bastano due parole per generare benessere, serve attenzione, empatia, studio ed innovazione tecnologica”. Dallo scorso 2 novembre Virginio Salvi è il nuovo direttore dell’unità operativa di Psichiatria ed è anche a capo del Dipartimento di Salute Mentale.
Professore universitario e ricercatore clinico, vanta una lunga esperienza in vari reparti di degenza, servizi territoriali e comunità terapeutiche. Si è occupato della gestione dei disturbi mentali della popolazione tanto in età adulta, quanto in adolescenza. “Mi piacerebbe portare a Crema, parte di quello che sono: un ricercatore clinico, all’opera per trovare sempre nuove soluzioni per la cura delle persone con fragilità. Attualmente sono diversi i farmaci in fase di sperimentazione che consentiranno di curare sempre meglio”. A misura. “Innovare non significa cambiare, ma integrare la ricchezza della realtà cremasca con nuove conoscenze”.
A Crema “ho trovato un’equipe preziosa, coinvolta nell’assistenza e nella presa in cura di ciascuno dei pazienti, tanto nei servizi territoriali, quanto in reparto. Una realtà coesa con il territorio e per questo capace di proporre modalità di cura alternative, volte a limitare l’ospedalizzazione. Ho trovato anche una psichiatria in sofferenza soprattutto nel periodo estivo e in autunno, ma ho colto il desiderio della direzione aziendale di trovare una pronta soluzione per un presidio importante per la città”. La piaga della carenza dei professionisti della salute mentale si estende sul territorio nazionale: “I bandi di concorso spesso vanno deserti. Nel 2023 sono in programma concorsi aggregati tra varie ASST per attrarre più persone, in attesa, nei prossimi anni, di veder incrementare il numero di specialisti”.
In città prosegue un lavoro di cura quotidiano, animato da “un ascolto attento, empatico e rispettoso: è il baluardo fondamentale per ogni consulto psicologico o psichiatrico. Qui è stato fatto negli anni un importante di destigmatizzazione dei servizi di salute mentale. Fondamentale da questo punto di vista è l’apporto delle associazioni e della rete tra ospedale e territorio. Tanti sono i progetti attuati in sinergia, che offrono a tutti i nostri pazienti, anche a quelli più gravi, importanti opportunità di inclusione sociale”. Dimostrazione concreta di come la psichiatria non sia un mondo a parte, “non sia cosa d’altri, ma cosa di tutti”. La strada da fare per combattere il pregiudizio è ancora tanta: “In Italia, soprattutto nei piccoli paesi, lo stigma è profondissimo e porta le persone con un disagio curabile a non accedere ai servizi di salute mentale per timore di essere giudicati. Spesso si fa ancora spazio l’idea che ad occuparsi di queste problematiche debba essere il neurologo, ma non è così. La questione è, prima di tutto, culturale”.
Da qui l’idea di una psichiatria che si faccia sempre più prossima alla cittadinanza, facendo ricorso a moderni mezzi di comunicazione: “il Covid ha imposto modalità di consulenza da remoto. Ora, questa, è un’eredità che stiamo coltivando con la proposta di progetti voluti da regione Lombardia in telemedicina per utenti del Servizio Dipendenze (Serd) e del Centro psico sociale (Cps). Anche nel nostro settore l’innovazione tecnologica può essere d’aiuto, senza sacrificare l’aspetto relazionale”. Dopo gli incontri conoscitivi in presenza, alcuni momenti di confronto “possono svolgersi a distanza. Perché ciò che conta è l’approccio, non il mezzo. È importante che la persona si senta accolta. E ciò può avvenire anche davanti ad uno schermo”.
Per rendere i luoghi di cura più accoglienti, tanti sono i progetti in pista. “Il reparto ospedaliero, sede del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, verrà presto inaugurato. Sarà un fiore all’occhiello: luminoso, detensivo, un posto adeguato per venire incontro ad uno dei momenti più critici di vita di una persona”. La sede di via Medaglie d’oro, attualmente sede di Cps e Comunità riabilitativa ad alta assistenza, sarà oggetto di ristrutturazione in primavera. Tra le novità anche il progetto per il nuovo Centro di Salute Mentale in prossimità dell’ospedale. E poi la Casa della Comunità in via Gramsci rappresenta “un’ulteriore occasione di relazione tra i servizi di salute mentale ed il territorio, un luogo dove il comparto sanitario e sociosanitario sappiano davvero farsi vicini alle persone”.

Ultime notizie
20/01/2023
20/01/2023
Avviso aggiornamento Sezione Anticorruzione e Trasparenza del PIAO
In ottemperanza al disposto della Decreto Legge n. 80/2021 convertito in Legge 113/2021 che prevede che ogni Amministrazione Pubblica predisponga e aggiorni, entro il 31 gennaio di ogni anno, un Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Crema intende aggiornare la Sezione Anticorruzione e Trasparenza del PIAO (Allegato).
A tal fine chiede a tutti gli interessati (cittadini, enti, associazioni, imprese) di inviare osservazioni e proposte che dovranno pervenire, entro il 26 gennaio 2023 al seguente indirizzo di posta elettronica: responsabile.corruzione@asst-crema.it utilizzando il modulo allegato.

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19/01/2023
19/01/2023
DAL 23 GENNAIO NUOVE REGOLE DI ACCESSO
Si informa la gentile Utenza che, a partire dal 23 gennaio 2023, le nuove modalità di accesso alle strutture dell’ASST Crema sono le seguenti:
VISITA AI DEGENTI
l’accesso è consentito tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 19.00 ad un solo familiare/visitatore per paziente.
La permanenza nelle camere di degenza è limitata a un familiare/visitatore per degente e per un tempo non superiore a 20 minuti, in modo da garantire la rotazione delle presenze.
Per l’ingresso in reparto è necessario:
- disinfettare frequentemente le mani indossare la mascherina FFP2
- indossare il camice fornito dal reparto per l’accesso nelle camere di isolamento o qualora richiesto dal personale di reparto
- E’ VIETATO L’INGRESSO DEI VISITATORI affetti da sintomi respiratori acuti o febbre.
L’ingresso potrebbe essere temporaneamente sospeso o limitato in caso di presenza di più pazienti affetti da Sars CoV2.
Attenersi alle indicazioni del Direttore e del Coordinatore dell’Unità Operativa per la visita dei pazienti ricoverati nei reparti COVID e in isolamento.
PRONTO SOCCORSO
Compatibilmente con gli spazi a disposizione, nei locali del Pronto Soccorso è favorita la presenza di un accompagnatore/caregiver per i pazienti di età superiore a 65 anni e per i pazienti allettati o in barella.
Per l’ingresso in Pronto Soccorso è necessario: disinfettare frequentemente le mani
- disinfettare frequentemente le mani
- indossare la mascherina FFP2
- indossare il camice qualora fornito dal personale a scopo precauzionale
- E’ VIETATO L’INGRESSO AGLI ACCOMPAGNATORI/CAREGIVER affetti da sintomi respiratori acuti o febbre.
AMBULATORI
Per l’ingresso negli Ambulatori è necessario che l’Utente e l’eventuale accompagnatore seguano le seguenti indicazioni:
- disinfettare frequentemente le mani indossare la mascherina FFP2
- indossare il camice qualora fornito dal personale a scopo precauzionale
- E’ VIETATO L’INGRESSO agli accompagnatori affetti da sintomi respiratori acuti o febbre.

Ultime notizie
18/01/2023
18/01/2023
2 Febbraio 2023Convention Cardiologie Riabilitative lombarde
ASST Crema in prima linea. Cardiologia riabilitativa, a Milano un convegno per fare il punto e fare rete. In prima linea, Marco Ambrosetti, direttore dell’unità operativa complessa di ASST “Non un convegno medico, piuttosto un evento importante e squisitamente civico, il tentativo di assemblare voci diverse per raccontare la disabilità cardiovascolare oggi, in regione Lombardia. Saranno protagonisti medici cardiologi, cittadini, associazioni, esponenti delle istituzioni regionali e analisti economici in sanità. Parteciperà anche il direttore generale di Asst Crema, Ida Ramponi”. L’appuntamento è per Giovedì 2 febbraio dalle ore 9.30 presso il Palazzo Stelline di Milano (sala Bramante). “Nonostante la distanza, questo è un evento che parla anche cremasco”. Lo chiarisce con orgoglio il direttore della struttura complessa di cardiologia riabilitativa di Asst Crema, Marco Ambrosetti. Attivo nel presidio santa Marta di Rivolta d’Adda, Ambrosetti è anche presidente di Itacare-P, l’associazione italiana per la riabilitazione e la prevenzione cardiovascolare. Con lui nella promozione di questa iniziativa anche Sicoa Lombardia (Società italiana cardiologia ospedalità accreditata) con la presidente eletta Laura Adelaide Dalla Vecchia e ANMCO Lombardia (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) con il presidente Giuseppe Di Tano.
“Abbiamo fortemente voluto questo dibattito pubblico perché crediamo sia opportuno raccontare dell’importanza delle reti di cura in campo cardiologico. Oggi non è più possibile lavorare a compartimenti stagni, serve un importante lavoro di sensibilizzazione per agevolare l’equità e l’accesso alle cure e la trasversalità della presa in carico. Occorre un costante dialogo tra la componente ospedaliera e quella riabilitativa per far sorgere anche nei cittadini l’idea che quello alla riabilitazione sia un diritto. Spesso anche nei cardiologi manca l’idea che un percorso riabilitativo sia fondamentale per un migliore reinserimento delle persone in ambito sociale e lavorativo. È tutta una questione culturale, per questo bisogna parlarne”.
Le malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morbilità, mortalità e disabilità nella popolazione, con profonde conseguenze in termini di riduzione della qualità di vita per le persone malate e di impatto economico sui sistemi sanitari. Nonostante il miglioramento dei trattamenti in fase acuta, persistono importanti criticità riguardanti la transizione ospedale- territorio e la gestione della fase cronica. L'intervento di cardiologia riabilitativa si è dimostrato in grado di promuovere la stabilizzazione clinica, migliorare la prognosi a distanza, incrementare la capacità funzionale, la qualità di vita e la ripresa di funzione e partecipazione sociale nei pazienti che vi accedono. Il percorso riabilitativo in Italia viene erogato in regime SSN nel setting degenziale e ambulatoriale. Può contare sull’apporto di un’equipe multidisciplinare composta da medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, dietisti. È il miglior modello per una prevenzione efficace e strutturata.
Nonostante questo, la quota di pazienti che accede a un percorso di cardiologia riabilitativa è circa un terzo degli aventi un'indicazione appropriata, a causa di molteplici fattori, tra cui un ridotto invio e l’inferiorità dell'offerta rispetto alla potenziale domanda. Come spiega Ambrosetti: “in Lombardia registriamo un buon dato per densità di strutture: le cardiologie riabilitative attive sono circa 50”. La rete cardiologica riabilitativa lombarda rappresenta circa un quinto del dato nazionale per numero di strutture e numero di pazienti trattati su base annua, con ampia rappresentatività di tutte le indicazioni appropriate all'intervento (paziente in esiti di sindrome coronarica, di intervento di rivascolarizzazione coronarica, scompensato, valvolare, polivasculopatico o ad alto rischio cardiovascolare).
Tuttavia, il problema ci riguarda da vicino. In parte anche a causa dei segni lasciati dalla pandemia. Confrontando i dati del 2018 con quelli del 2021 si registra una riduzione del 30 per cento nelle strutture lombarde di cardiologia riabilitativa sia per numero complessivo di ricoveri, sia per le giornate di degenza. “Dobbiamo e vogliamo provare a capire l’eredità che ci ha lasciato il Covid, cercheremo di fare il punto su ciò che possiamo fare, ben consapevoli che ad oggi l’intervento riabilitativo resta incentrato sulla post-acuzie, con limitato presidio della fase cronica e utilizzo di metodiche da remoto come la teleriabilitazione”. In programma interventi dedicati alla governance sanitaria e ai modelli di cura, “verrà data l’occasione per ascoltare ed apprendere, provare ad approntare un percorso condiviso. Non tecnico, ma di presa in cura. Perché anche ascoltare la voce dei cittadini, delle associazioni e del nostro territorio è un buon punto di partenza”.
PROGRAMMA E ISCRIZIONI
Scarica il PROGRAMMA dell'evento in allegati, con le istruzione per l'iscrizione

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17/01/2023
17/01/2023
EMICRANIA: PERCORSI AL FEMMINILE
Appuntamento GIOVEDI' 26 GENNAIO alle 11.10 con Fabio BRUSAFERRI neurologo, spoecialista in Malattie Cerebrovascolari dell’unità operativa di Neurologia, in diretta a Radio Antenna 5 F.M. 87.8.
Tema della puntata “Emicrania: percorsi al femminile”
La rubrica radiofonica di Radio Antenna 5 tratta temi di attualità sanitaria con la collaborazione e la partecipazione dei professionisti dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ospedale Maggiore Crema, ogni ultimo giovedì del mese dalle ore 11.00 alle ore 11.45.
Puoi fare domande ai nostri professionisti durante la diretta chiamando il numero 0373 83960. La replica alle ore 19.00.

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16/01/2023
16/01/2023
UN PRELIEVO MULTIORGANO SALVA TRE VITE
Un prelievo multiorgano realizzato presso il blocco operatorio dell’ospedale Maggiore di Crema salverà la vita di almeno cinque persone. Grazie alla generosità di un uomo ultrasessantenne spirato nei giorni scorsi per gravi lesioni cerebrali, le equipe intervenute provenienti da Padova e dal Policlinico di Milano hanno potuto procedere al prelievo di cuore, fegato, reni e tessuti corneali. Il cuore destinato a Padova ha salvato la vita di un uomo di 58 anni, il fegato affidato all’equipe del Policlinico di Milano, è stato donato ad una donna di 36 anni, i reni prelevati dall’equipe del Policlinico saranno destinati alle strutture ospedaliere di Brescia e di Milano Niguarda. Le cornee verranno depositate presso la Banca degli occhi di Pavia per le necessarie verifiche.
Si tratta del terzo prelievo multiorgano da ottobre realizzato presso la struttura cremasca. “Accertata la morte e verificato che si trattava di un potenziale donatore, che aveva espresso in vita la volontà alla donazione, abbiamo attivato la procedura per la valutazione dell’idoneità clinica ed abbiamo agito in sinergia con il Centro regionale trapianti per la valutazione e la collocazione degli organi. Un sentito ringraziamento per il grande lavoro svolto a tutte le unità operative coinvolte. L’apporto dato da tutti i servizi di diagnostica e cura del nostro ospedale è stato fondamentale per accogliere e assistere gli operatori impegnati nell’importante attività chirurgica. Quando un intervento di questa complessità ci consente di salvare delle vite è merito, in primis, di chi ha espresso volontà alla donazione, perché lo ha reso possibile. E poi, dell’importante lavoro di rete approntato da tutti gli operatori”. Si avverte della soddisfazione nelle parole del responsabile del gruppo trapianti di organi e tessuti dell’ASST di Crema Carmine Troiano: “credo che impegnarsi per la donazione di organi sia un valore aggiunto per ogni ospedale. Perché per una vita per la quale non possiamo fare più nulla, ve ne sono molte che possono avere un’opportunità”.

Ultime notizie
12/01/2023
11/01/2023
Giuseppe Albini è il nuovo direttore del distretto cremasco
“Una nuova sfida professionale, grande ed entusiasmante”. Così il neo direttore del distretto cremasco Giuseppe Albini ha definito il suo nuovo incarico quinquennale presso l’ASST di Crema. In servizio dal primo gennaio, è consapevole che “sarà piuttosto impegnativo, ma verrà vissuto con l’intenzione di dare risposte valide, innovative e prossime ai cittadini”. Cardine della più recente riforma sanitaria lombarda che mira al consolidamento dei servizi territoriali in una chiara visione di medicina di comunità, il distretto assume un ruolo di coordinamento organizzativo della rete dei servizi, occupandosi della produzione o della committenza degli stessi e facendosi garante della loro erogazione.
Ulteriore essenziale compito del distretto cremasco è quello di assicurare l’effettiva integrazione tra le componenti sociali e sanitarie, favorendo le relazioni con i comuni e gli enti di Terzo settore ed il coordinamento con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. La nuova articolazione organizzativa afferisce alla direzione socio sanitaria dell’ASST di Crema, che fa capo a Diego Maltagliati, e prevede sul territorio di competenza due Case di comunità (una in via Gramsci e una a Rivolta d’Adda), una Centrale operativa territoriale (in via Gramsci) e un Ospedale di comunità (Rivolta d’Adda).
Attualmente in via Gramsci si è concluso il ricollocamento e la riorganizzazione dei servizi esistenti, oltre all’avvio delle attività della Centrale operativa territoriale e del distretto. I lavori di riqualificazione della Casa di comunità termineranno entro il prossimo anno. Tra il 2023 ed il 2024 verranno avviate anche la Casa di comunità e l’Ospedale di comunità a Rivolta d’Adda.
“Il distretto, e più in generale la sanità territoriale, sono essenziali per riuscire a dare risposte ai bisogni sanitari e socio-sanitari della popolazione. Popolazione che – chiarisce Albini - in una prospettiva nemmeno lontana, è sempre più anziana, con maggiori cronicità e criticità e che per i bisogni sanitari non acuti non può certo rivolgersi sempre e solo alle strutture ospedaliere. Anche le persone più giovani, o comunque senza particolari situazioni di bisogno, devono poter trovare nel distretto il punto focale di erogazione dei servizi, anche, e soprattutto, con strumenti informatici e telematici”.
Laurea in economia e commercio, Albini è stato dirigente amministrativo di struttura complessa presso l’ex ASL di Cremona e presso ASST Mantova in comando da ATS della Val Padana. Ora è pronto per questa nuova sfida ‘cremasca’: “ringrazio la direzione strategica dell'ASST, ed in particolare il direttore generale Ida Ramponi e il direttore socio sanitario Diego Maltagliati, per l'opportunità che mi hanno dato”.

Ultime notizie
10/01/2023
10/01/2023
A Crema un nuovo centro per la salute mentale
Il DG Ramponi: “nostro progetto condiviso e sostenuto da regione. Per costruire serve dialogo”.
I tempi non sono ancora noti, ma l’intervento è stato finanziato. Nel presidio ospedaliero di Crema, a sud dell’elisuperficie, prenderà corpo una nuova palazzina per la riabilitazione psichica integrata. Sarà sede del Centro psico sociale, del Centro diurno (10 posti) e della Comunità riabilitativa ad alta assistenza (8 posti). L’iniziativa, ascrivibile alla direzione generale di ASST Crema guidata da Ida Ramponi, e finanziata da Regione Lombardia attingendo a fondi messi a disposizione dal Pnrr punta, come si legge nella delibera di Giunta regionale, alla realizzazione di un “progetto strategico territoriale” per “una complessiva e razionale riorganizzazione della localizzazione dei servizi”. I fondi disponibili ammontano a 4 milioni ed 850 mila euro. Allo stesso scopo mirano anche le opere (precedentemente finanziate) di incremento del livello di sicurezza antincendio e contestuale ampliamento e ristrutturazione del presidio di via Teresine. Lì troveranno casa il Servizio dipendenze (Serd) e la Neuropsichiatria infantile (Npia).
La notizia è stata diffusa ieri nel corso del ‘primo via’ della Casa di Comunità nel presidio di via Gramsci, alla presenza dell’Assessore regionale al Welfare. Come spiega il direttore generale Ida Ramponi: “nel giorno dell’avvio delle attività della COT all’interno di quella che sarà una delle due Case di Comunità del territorio Cremasco, la ASST ha condiviso con l’assessorato e la Direzione generale al Welfare il finanziamento del nuovo progetto per la Salute mentale, proposto dall’attuale direzione e sposato nei contenuti da regione”.
Più in generale, secondo Ramponi, lo stesso approccio dialogante “con regione e le amministrazioni comunali” dovrà essere il faro per “contribuire ad arricchire l’offerta di servizi e prestazioni”. Questo l’approccio pure per risolvere il nodo parcheggi nei pressi dell’ex mutua: “aiuta il concretizzarsi della proposta di realizzazione di nuovi posti auto all’interno di aree che potrebbero essere disponibili”.
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01/02/2023
01/02/2023
SOSTITUTI DEL LATTE MATERNO, C’È UN CONTRIBUTO
Fino a 400 euro all’anno per figlio se le condizioni della mamma impediscono la pratica naturale dell’allattamento e con Isee inferiore ai 30mila euro. Richieste entro il 15 febbraio agli sportelli di ASST.
Un contributo per l’acquisto di sostituti del latte materno. Può essere richiesto ad ASST Crema entro il 15 febbraio dalle donne con condizioni che impediscono la pratica naturale dell’allattamento - qualora non sia possibile ricorrere alle banche del latte umano donato - fino all’importo massimo annuo di 400 euro per figlio e comunque fino al sesto mese di vita del neonato. L’Isee ordinario del richiedente non deve inoltre superare i 30mila euro annui.
Il Ministero della salute ha infatti istituito il Fondo per il sostegno all’acquisto di sostituti del latte materno, con una dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2020 e 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021. Con delibera di Regione Lombardia sono state approvate le indicazioni operative regionali per l’attuazione di questa iniziativa, grazie a un finanziamento nazionale di oltre 1 milione e 208mila euro per gli anni 2020 e 2021.
Sono escluse dal contributo le donne con condizioni già diversamente normate e, in particolare, che presentano le condizioni già previste a livello ministeriale in caso di assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati a un’alimentazione particolare, che comporta benefici maggiori. In caso di morte della madre, il contributo potrà essere richiesto da chi possiede la responsabilità genitoriale del neonato.
In quali casi è controindicato l’allattamento?
Le condizioni materne che controindicano in maniera assoluta l’allattamento indicate dal Decreto ministeriale del 31 agosto 2021 sono le seguenti: in via permanente, infezione da HTLV1 e 2, sindrome di Sheehan, alattogenesi ereditaria, ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare), mastectomia bilaterale, morte materna; in via temporanea, infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo, infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo, infezione ricorrente da streptococco di gruppo B, lesione luetica sul seno, tubercolosi bacillifera non trattata, mastite tubercolare, infezione da virus varicella zooster, esecuzione di scintigrafia, assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento, assunzione di droghe (escluso il metadone), alcolismo.
Dove presentare la richiesta?
- Martedì e Mercoledì dalle 14.00 alle 16.00, presso il Consultorio Familiare in via Manini, 21 a Crema
- Mail a consultorio@asst-crema.it oppure protocollo@pec.asst-crema.it.
Come presentare la richiesta?
La richiesta, con riferimento alla spesa sostenuta per i nati dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, deve essere corredata da: certificazione della condizione materna patologica e prescrizione della formula per lattante; Isee ordinario relativo all’anno nel quale sono state sostenute le spese; giustificativi di spesa per i sostituti del latte materno (formule per lattanti) acquistati in presenza delle condizioni che controindicano l'allattamento di cui al presente documento per i primi 6 mesi di età del neonato; informazioni per l’erogazione del contributo (coordinate bancarie). Se i primi 6 mesi di vita del bambino sono a cavallo di due annualità, dovranno essere presentate due richieste distinte, una per oggi anno di competenza della spesa.
L’accertamento e la certificazione delle condizioni patologiche, nonché la prescrizione della formula per lattante sono a cura dello specialista, del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

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30/01/2023
30/01/2023
MISURA B1 A SOSTEGNO DELLE PERSONE A DOMICILIO CON DISABILITÀ GRAVISSIMA
Anche per il 2023, Regione Lombardia ha approvato il nuovo Programma Operativo regionale (DGR n.7751 del 28/12/2022) relativo alle Misure a sostegno delle persone con disabilità gravissima.
La Misura B1 è destinata alle persone in condizione di disabilità gravissima curate al proprio domicili. La finalità di questa Misura è la promozione del benessere e della qualità della vita della persona in un contesto più ampio di inclusione sociali.
La Misura B1 Prevede:
- UN BUONO mensile
- UN VOUCHER sociosanitario subordinato al riconoscimento del Buono mensile a seguito della valutazione multidimensionale. E’ un titolo d’acquisto non in denaro, che puo’ essere utilizzato esclusivamente per prestazioni di assistenza sociosanitaria da parte di Enti erogatori accreditati a contratto con ATS della Val Padana.
TEMPI
Tramite l’utilizzo dell’apposita modulistica scaricabile alla pagina MISURA B1, corredata di tutta la documentazione prevista dalla normativa di riferimento e riportata nel modello di domanda:
- Nuove domande da presentare entro il 30.10.2023
- Rinnovi da presentare entro il 31.03.2023.
Tutte le informazioni e la documentazione le trovi nella sezione MISURA B1

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24/01/2023
24/01/2023
Virginio Salvi è il nuovo direttore di Psichiatria
Virginio Salvi è il nuovo direttore di Psichiatria "Innovazione, legami ed empatia per costruire benessere".
“Vorrei far capire che la psichiatria non è la cenerentola delle scienze mediche. La ricerca in questo settore è molto attiva. Non bastano due parole per generare benessere, serve attenzione, empatia, studio ed innovazione tecnologica”. Dallo scorso 2 novembre Virginio Salvi è il nuovo direttore dell’unità operativa di Psichiatria ed è anche a capo del Dipartimento di Salute Mentale.
Professore universitario e ricercatore clinico, vanta una lunga esperienza in vari reparti di degenza, servizi territoriali e comunità terapeutiche. Si è occupato della gestione dei disturbi mentali della popolazione tanto in età adulta, quanto in adolescenza. “Mi piacerebbe portare a Crema, parte di quello che sono: un ricercatore clinico, all’opera per trovare sempre nuove soluzioni per la cura delle persone con fragilità. Attualmente sono diversi i farmaci in fase di sperimentazione che consentiranno di curare sempre meglio”. A misura. “Innovare non significa cambiare, ma integrare la ricchezza della realtà cremasca con nuove conoscenze”.
A Crema “ho trovato un’equipe preziosa, coinvolta nell’assistenza e nella presa in cura di ciascuno dei pazienti, tanto nei servizi territoriali, quanto in reparto. Una realtà coesa con il territorio e per questo capace di proporre modalità di cura alternative, volte a limitare l’ospedalizzazione. Ho trovato anche una psichiatria in sofferenza soprattutto nel periodo estivo e in autunno, ma ho colto il desiderio della direzione aziendale di trovare una pronta soluzione per un presidio importante per la città”. La piaga della carenza dei professionisti della salute mentale si estende sul territorio nazionale: “I bandi di concorso spesso vanno deserti. Nel 2023 sono in programma concorsi aggregati tra varie ASST per attrarre più persone, in attesa, nei prossimi anni, di veder incrementare il numero di specialisti”.
In città prosegue un lavoro di cura quotidiano, animato da “un ascolto attento, empatico e rispettoso: è il baluardo fondamentale per ogni consulto psicologico o psichiatrico. Qui è stato fatto negli anni un importante di destigmatizzazione dei servizi di salute mentale. Fondamentale da questo punto di vista è l’apporto delle associazioni e della rete tra ospedale e territorio. Tanti sono i progetti attuati in sinergia, che offrono a tutti i nostri pazienti, anche a quelli più gravi, importanti opportunità di inclusione sociale”. Dimostrazione concreta di come la psichiatria non sia un mondo a parte, “non sia cosa d’altri, ma cosa di tutti”. La strada da fare per combattere il pregiudizio è ancora tanta: “In Italia, soprattutto nei piccoli paesi, lo stigma è profondissimo e porta le persone con un disagio curabile a non accedere ai servizi di salute mentale per timore di essere giudicati. Spesso si fa ancora spazio l’idea che ad occuparsi di queste problematiche debba essere il neurologo, ma non è così. La questione è, prima di tutto, culturale”.
Da qui l’idea di una psichiatria che si faccia sempre più prossima alla cittadinanza, facendo ricorso a moderni mezzi di comunicazione: “il Covid ha imposto modalità di consulenza da remoto. Ora, questa, è un’eredità che stiamo coltivando con la proposta di progetti voluti da regione Lombardia in telemedicina per utenti del Servizio Dipendenze (Serd) e del Centro psico sociale (Cps). Anche nel nostro settore l’innovazione tecnologica può essere d’aiuto, senza sacrificare l’aspetto relazionale”. Dopo gli incontri conoscitivi in presenza, alcuni momenti di confronto “possono svolgersi a distanza. Perché ciò che conta è l’approccio, non il mezzo. È importante che la persona si senta accolta. E ciò può avvenire anche davanti ad uno schermo”.
Per rendere i luoghi di cura più accoglienti, tanti sono i progetti in pista. “Il reparto ospedaliero, sede del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, verrà presto inaugurato. Sarà un fiore all’occhiello: luminoso, detensivo, un posto adeguato per venire incontro ad uno dei momenti più critici di vita di una persona”. La sede di via Medaglie d’oro, attualmente sede di Cps e Comunità riabilitativa ad alta assistenza, sarà oggetto di ristrutturazione in primavera. Tra le novità anche il progetto per il nuovo Centro di Salute Mentale in prossimità dell’ospedale. E poi la Casa della Comunità in via Gramsci rappresenta “un’ulteriore occasione di relazione tra i servizi di salute mentale ed il territorio, un luogo dove il comparto sanitario e sociosanitario sappiano davvero farsi vicini alle persone”.

Ultime notizie
20/01/2023
20/01/2023
Avviso aggiornamento Sezione Anticorruzione e Trasparenza del PIAO
In ottemperanza al disposto della Decreto Legge n. 80/2021 convertito in Legge 113/2021 che prevede che ogni Amministrazione Pubblica predisponga e aggiorni, entro il 31 gennaio di ogni anno, un Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Crema intende aggiornare la Sezione Anticorruzione e Trasparenza del PIAO (Allegato).
A tal fine chiede a tutti gli interessati (cittadini, enti, associazioni, imprese) di inviare osservazioni e proposte che dovranno pervenire, entro il 26 gennaio 2023 al seguente indirizzo di posta elettronica: responsabile.corruzione@asst-crema.it utilizzando il modulo allegato.

Ultime notizie
19/01/2023
19/01/2023
DAL 23 GENNAIO NUOVE REGOLE DI ACCESSO
Si informa la gentile Utenza che, a partire dal 23 gennaio 2023, le nuove modalità di accesso alle strutture dell’ASST Crema sono le seguenti:
VISITA AI DEGENTI
l’accesso è consentito tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 19.00 ad un solo familiare/visitatore per paziente.
La permanenza nelle camere di degenza è limitata a un familiare/visitatore per degente e per un tempo non superiore a 20 minuti, in modo da garantire la rotazione delle presenze.
Per l’ingresso in reparto è necessario:
- disinfettare frequentemente le mani indossare la mascherina FFP2
- indossare il camice fornito dal reparto per l’accesso nelle camere di isolamento o qualora richiesto dal personale di reparto
- E’ VIETATO L’INGRESSO DEI VISITATORI affetti da sintomi respiratori acuti o febbre.
L’ingresso potrebbe essere temporaneamente sospeso o limitato in caso di presenza di più pazienti affetti da Sars CoV2.
Attenersi alle indicazioni del Direttore e del Coordinatore dell’Unità Operativa per la visita dei pazienti ricoverati nei reparti COVID e in isolamento.
PRONTO SOCCORSO
Compatibilmente con gli spazi a disposizione, nei locali del Pronto Soccorso è favorita la presenza di un accompagnatore/caregiver per i pazienti di età superiore a 65 anni e per i pazienti allettati o in barella.
Per l’ingresso in Pronto Soccorso è necessario: disinfettare frequentemente le mani
- disinfettare frequentemente le mani
- indossare la mascherina FFP2
- indossare il camice qualora fornito dal personale a scopo precauzionale
- E’ VIETATO L’INGRESSO AGLI ACCOMPAGNATORI/CAREGIVER affetti da sintomi respiratori acuti o febbre.
AMBULATORI
Per l’ingresso negli Ambulatori è necessario che l’Utente e l’eventuale accompagnatore seguano le seguenti indicazioni:
- disinfettare frequentemente le mani indossare la mascherina FFP2
- indossare il camice qualora fornito dal personale a scopo precauzionale
- E’ VIETATO L’INGRESSO agli accompagnatori affetti da sintomi respiratori acuti o febbre.

Ultime notizie
18/01/2023
18/01/2023
2 Febbraio 2023Convention Cardiologie Riabilitative lombarde
ASST Crema in prima linea. Cardiologia riabilitativa, a Milano un convegno per fare il punto e fare rete. In prima linea, Marco Ambrosetti, direttore dell’unità operativa complessa di ASST “Non un convegno medico, piuttosto un evento importante e squisitamente civico, il tentativo di assemblare voci diverse per raccontare la disabilità cardiovascolare oggi, in regione Lombardia. Saranno protagonisti medici cardiologi, cittadini, associazioni, esponenti delle istituzioni regionali e analisti economici in sanità. Parteciperà anche il direttore generale di Asst Crema, Ida Ramponi”. L’appuntamento è per Giovedì 2 febbraio dalle ore 9.30 presso il Palazzo Stelline di Milano (sala Bramante). “Nonostante la distanza, questo è un evento che parla anche cremasco”. Lo chiarisce con orgoglio il direttore della struttura complessa di cardiologia riabilitativa di Asst Crema, Marco Ambrosetti. Attivo nel presidio santa Marta di Rivolta d’Adda, Ambrosetti è anche presidente di Itacare-P, l’associazione italiana per la riabilitazione e la prevenzione cardiovascolare. Con lui nella promozione di questa iniziativa anche Sicoa Lombardia (Società italiana cardiologia ospedalità accreditata) con la presidente eletta Laura Adelaide Dalla Vecchia e ANMCO Lombardia (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) con il presidente Giuseppe Di Tano.
“Abbiamo fortemente voluto questo dibattito pubblico perché crediamo sia opportuno raccontare dell’importanza delle reti di cura in campo cardiologico. Oggi non è più possibile lavorare a compartimenti stagni, serve un importante lavoro di sensibilizzazione per agevolare l’equità e l’accesso alle cure e la trasversalità della presa in carico. Occorre un costante dialogo tra la componente ospedaliera e quella riabilitativa per far sorgere anche nei cittadini l’idea che quello alla riabilitazione sia un diritto. Spesso anche nei cardiologi manca l’idea che un percorso riabilitativo sia fondamentale per un migliore reinserimento delle persone in ambito sociale e lavorativo. È tutta una questione culturale, per questo bisogna parlarne”.
Le malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morbilità, mortalità e disabilità nella popolazione, con profonde conseguenze in termini di riduzione della qualità di vita per le persone malate e di impatto economico sui sistemi sanitari. Nonostante il miglioramento dei trattamenti in fase acuta, persistono importanti criticità riguardanti la transizione ospedale- territorio e la gestione della fase cronica. L'intervento di cardiologia riabilitativa si è dimostrato in grado di promuovere la stabilizzazione clinica, migliorare la prognosi a distanza, incrementare la capacità funzionale, la qualità di vita e la ripresa di funzione e partecipazione sociale nei pazienti che vi accedono. Il percorso riabilitativo in Italia viene erogato in regime SSN nel setting degenziale e ambulatoriale. Può contare sull’apporto di un’equipe multidisciplinare composta da medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, dietisti. È il miglior modello per una prevenzione efficace e strutturata.
Nonostante questo, la quota di pazienti che accede a un percorso di cardiologia riabilitativa è circa un terzo degli aventi un'indicazione appropriata, a causa di molteplici fattori, tra cui un ridotto invio e l’inferiorità dell'offerta rispetto alla potenziale domanda. Come spiega Ambrosetti: “in Lombardia registriamo un buon dato per densità di strutture: le cardiologie riabilitative attive sono circa 50”. La rete cardiologica riabilitativa lombarda rappresenta circa un quinto del dato nazionale per numero di strutture e numero di pazienti trattati su base annua, con ampia rappresentatività di tutte le indicazioni appropriate all'intervento (paziente in esiti di sindrome coronarica, di intervento di rivascolarizzazione coronarica, scompensato, valvolare, polivasculopatico o ad alto rischio cardiovascolare).
Tuttavia, il problema ci riguarda da vicino. In parte anche a causa dei segni lasciati dalla pandemia. Confrontando i dati del 2018 con quelli del 2021 si registra una riduzione del 30 per cento nelle strutture lombarde di cardiologia riabilitativa sia per numero complessivo di ricoveri, sia per le giornate di degenza. “Dobbiamo e vogliamo provare a capire l’eredità che ci ha lasciato il Covid, cercheremo di fare il punto su ciò che possiamo fare, ben consapevoli che ad oggi l’intervento riabilitativo resta incentrato sulla post-acuzie, con limitato presidio della fase cronica e utilizzo di metodiche da remoto come la teleriabilitazione”. In programma interventi dedicati alla governance sanitaria e ai modelli di cura, “verrà data l’occasione per ascoltare ed apprendere, provare ad approntare un percorso condiviso. Non tecnico, ma di presa in cura. Perché anche ascoltare la voce dei cittadini, delle associazioni e del nostro territorio è un buon punto di partenza”.
PROGRAMMA E ISCRIZIONI
Scarica il PROGRAMMA dell'evento in allegati, con le istruzione per l'iscrizione

Ultime notizie
17/01/2023
17/01/2023
EMICRANIA: PERCORSI AL FEMMINILE
Appuntamento GIOVEDI' 26 GENNAIO alle 11.10 con Fabio BRUSAFERRI neurologo, spoecialista in Malattie Cerebrovascolari dell’unità operativa di Neurologia, in diretta a Radio Antenna 5 F.M. 87.8.
Tema della puntata “Emicrania: percorsi al femminile”
La rubrica radiofonica di Radio Antenna 5 tratta temi di attualità sanitaria con la collaborazione e la partecipazione dei professionisti dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ospedale Maggiore Crema, ogni ultimo giovedì del mese dalle ore 11.00 alle ore 11.45.
Puoi fare domande ai nostri professionisti durante la diretta chiamando il numero 0373 83960. La replica alle ore 19.00.

Ultime notizie
16/01/2023
16/01/2023
UN PRELIEVO MULTIORGANO SALVA TRE VITE
Un prelievo multiorgano realizzato presso il blocco operatorio dell’ospedale Maggiore di Crema salverà la vita di almeno cinque persone. Grazie alla generosità di un uomo ultrasessantenne spirato nei giorni scorsi per gravi lesioni cerebrali, le equipe intervenute provenienti da Padova e dal Policlinico di Milano hanno potuto procedere al prelievo di cuore, fegato, reni e tessuti corneali. Il cuore destinato a Padova ha salvato la vita di un uomo di 58 anni, il fegato affidato all’equipe del Policlinico di Milano, è stato donato ad una donna di 36 anni, i reni prelevati dall’equipe del Policlinico saranno destinati alle strutture ospedaliere di Brescia e di Milano Niguarda. Le cornee verranno depositate presso la Banca degli occhi di Pavia per le necessarie verifiche.
Si tratta del terzo prelievo multiorgano da ottobre realizzato presso la struttura cremasca. “Accertata la morte e verificato che si trattava di un potenziale donatore, che aveva espresso in vita la volontà alla donazione, abbiamo attivato la procedura per la valutazione dell’idoneità clinica ed abbiamo agito in sinergia con il Centro regionale trapianti per la valutazione e la collocazione degli organi. Un sentito ringraziamento per il grande lavoro svolto a tutte le unità operative coinvolte. L’apporto dato da tutti i servizi di diagnostica e cura del nostro ospedale è stato fondamentale per accogliere e assistere gli operatori impegnati nell’importante attività chirurgica. Quando un intervento di questa complessità ci consente di salvare delle vite è merito, in primis, di chi ha espresso volontà alla donazione, perché lo ha reso possibile. E poi, dell’importante lavoro di rete approntato da tutti gli operatori”. Si avverte della soddisfazione nelle parole del responsabile del gruppo trapianti di organi e tessuti dell’ASST di Crema Carmine Troiano: “credo che impegnarsi per la donazione di organi sia un valore aggiunto per ogni ospedale. Perché per una vita per la quale non possiamo fare più nulla, ve ne sono molte che possono avere un’opportunità”.

Ultime notizie
12/01/2023
11/01/2023
Giuseppe Albini è il nuovo direttore del distretto cremasco
“Una nuova sfida professionale, grande ed entusiasmante”. Così il neo direttore del distretto cremasco Giuseppe Albini ha definito il suo nuovo incarico quinquennale presso l’ASST di Crema. In servizio dal primo gennaio, è consapevole che “sarà piuttosto impegnativo, ma verrà vissuto con l’intenzione di dare risposte valide, innovative e prossime ai cittadini”. Cardine della più recente riforma sanitaria lombarda che mira al consolidamento dei servizi territoriali in una chiara visione di medicina di comunità, il distretto assume un ruolo di coordinamento organizzativo della rete dei servizi, occupandosi della produzione o della committenza degli stessi e facendosi garante della loro erogazione.
Ulteriore essenziale compito del distretto cremasco è quello di assicurare l’effettiva integrazione tra le componenti sociali e sanitarie, favorendo le relazioni con i comuni e gli enti di Terzo settore ed il coordinamento con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. La nuova articolazione organizzativa afferisce alla direzione socio sanitaria dell’ASST di Crema, che fa capo a Diego Maltagliati, e prevede sul territorio di competenza due Case di comunità (una in via Gramsci e una a Rivolta d’Adda), una Centrale operativa territoriale (in via Gramsci) e un Ospedale di comunità (Rivolta d’Adda).
Attualmente in via Gramsci si è concluso il ricollocamento e la riorganizzazione dei servizi esistenti, oltre all’avvio delle attività della Centrale operativa territoriale e del distretto. I lavori di riqualificazione della Casa di comunità termineranno entro il prossimo anno. Tra il 2023 ed il 2024 verranno avviate anche la Casa di comunità e l’Ospedale di comunità a Rivolta d’Adda.
“Il distretto, e più in generale la sanità territoriale, sono essenziali per riuscire a dare risposte ai bisogni sanitari e socio-sanitari della popolazione. Popolazione che – chiarisce Albini - in una prospettiva nemmeno lontana, è sempre più anziana, con maggiori cronicità e criticità e che per i bisogni sanitari non acuti non può certo rivolgersi sempre e solo alle strutture ospedaliere. Anche le persone più giovani, o comunque senza particolari situazioni di bisogno, devono poter trovare nel distretto il punto focale di erogazione dei servizi, anche, e soprattutto, con strumenti informatici e telematici”.
Laurea in economia e commercio, Albini è stato dirigente amministrativo di struttura complessa presso l’ex ASL di Cremona e presso ASST Mantova in comando da ATS della Val Padana. Ora è pronto per questa nuova sfida ‘cremasca’: “ringrazio la direzione strategica dell'ASST, ed in particolare il direttore generale Ida Ramponi e il direttore socio sanitario Diego Maltagliati, per l'opportunità che mi hanno dato”.

Ultime notizie
10/01/2023
10/01/2023
A Crema un nuovo centro per la salute mentale
Il DG Ramponi: “nostro progetto condiviso e sostenuto da regione. Per costruire serve dialogo”.
I tempi non sono ancora noti, ma l’intervento è stato finanziato. Nel presidio ospedaliero di Crema, a sud dell’elisuperficie, prenderà corpo una nuova palazzina per la riabilitazione psichica integrata. Sarà sede del Centro psico sociale, del Centro diurno (10 posti) e della Comunità riabilitativa ad alta assistenza (8 posti). L’iniziativa, ascrivibile alla direzione generale di ASST Crema guidata da Ida Ramponi, e finanziata da Regione Lombardia attingendo a fondi messi a disposizione dal Pnrr punta, come si legge nella delibera di Giunta regionale, alla realizzazione di un “progetto strategico territoriale” per “una complessiva e razionale riorganizzazione della localizzazione dei servizi”. I fondi disponibili ammontano a 4 milioni ed 850 mila euro. Allo stesso scopo mirano anche le opere (precedentemente finanziate) di incremento del livello di sicurezza antincendio e contestuale ampliamento e ristrutturazione del presidio di via Teresine. Lì troveranno casa il Servizio dipendenze (Serd) e la Neuropsichiatria infantile (Npia).
La notizia è stata diffusa ieri nel corso del ‘primo via’ della Casa di Comunità nel presidio di via Gramsci, alla presenza dell’Assessore regionale al Welfare. Come spiega il direttore generale Ida Ramponi: “nel giorno dell’avvio delle attività della COT all’interno di quella che sarà una delle due Case di Comunità del territorio Cremasco, la ASST ha condiviso con l’assessorato e la Direzione generale al Welfare il finanziamento del nuovo progetto per la Salute mentale, proposto dall’attuale direzione e sposato nei contenuti da regione”.
Più in generale, secondo Ramponi, lo stesso approccio dialogante “con regione e le amministrazioni comunali” dovrà essere il faro per “contribuire ad arricchire l’offerta di servizi e prestazioni”. Questo l’approccio pure per risolvere il nodo parcheggi nei pressi dell’ex mutua: “aiuta il concretizzarsi della proposta di realizzazione di nuovi posti auto all’interno di aree che potrebbero essere disponibili”.