Giornata Mondiale dell'Osteoporosi

SALUTE DELLE OSSA, UN BENE PREZIOSO DA PRESERVARE

20 ottobre 2022

Campagna informativa

SALUTE DELLE OSSA, UN BENE PREZIOSO DA PRESERVARE

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell'Osteoporosi, molte sono state le donne che hanno potuto essere visitate dai nostri professionisti dell'Ambulatorio dedicato - Stefano Farina direttore UO Riabilitazione Neuromotoria, Giulia Cipparrone geriatra, Luigi Memelli fisiatra.

PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE. SEMPRE.

Disporre di ossa sane e “forti” consente di vivere appieno la propria vita, prevenendo patologie che, in particolare in età avanzata, sono causa di grave

disabilità. La salute delle ossa passa anzitutto attraverso lo stile di vita, basandosi principalmente sull’associazione di una corretta alimentazione con adeguato introito di calcio e vitamina D e regolare

attività fisica. È opportuno valutare, con il medico

di fiducia, la necessità di eventuali supplementazioni di calcio e vitamina D, anche in relazione ai fabbisogni che cambiano nelle diverse fasi della vita. Diete dimagranti fai-da-te e sbilanciate possono esporre a carenze che interferiscono con il metabolismo osseo.

OSTEOPOROSI: QUANDO LE OSSA DIVENTANO “SILENZIOSAMENTE” FRAGILI

L’osteoporosi consiste in una condizione di deterioramento dell’architettura ossea e di riduzione della massa minerale con conseguente aumento della fragilità dell’osso. Nella maggioranza dei casi, rimane per lungo tempo asintomatica, manifestandosi improvvisamente con una frattura spontanea o a seguito di traumi di minima entità.

L’invecchiamento espone “naturalmente” al rischio di osteoporosi in conseguenza dei fisiologici processi degenerativi che portano a una riduzione della massa ossea e della resistenza scheletrica.

ATTENZIONE AI FATTORI DI RISCHIO

  • alimentazione scorretta (dieta povera di calcio, iperproteica, consumo eccessivo di sale)
  • sedentarietà
  • fumo di sigaretta
  • abuso di alcolici e caffeina
  • familiarità per osteoporosi
  • menopausa precoce (prima dei 45 anni)
  • uso cronico di farmaci (es. corticosteroidi, anticoagulanti)
  • terapie antitumorali (seno, prostata)
  • abuso di lassativi
  • immobilizzazione prolungata.

Da "Pillole di Salute" di Fondazione Onda. Continua a leggere

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Responsabile della pubblicazione: Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 08/02/2023