Con l’obiettivo di ampliare la rete di coprogrammazione e coprogettazione con il Terzo settore, l’Asst di Crema ha pubblicato una manifestazione di interesse rivolta a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali (incluse le cooperative), reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni riconosciute e non, fondazioni e altri enti privati no profit con finalità solidaristiche. L’intento è quello di costituire un tavolo di consultazione sociosanitaria e favorire la partecipazione attiva dei soggetti del terzo settore al fine di contribuire alla lettura del fabbisogno territoriale. Possono aderire gli enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) o ad oggi coinvolti nel relativo processo di trasmigrazione.
In linea con la più recente riforma regionale che annovera tra i propri baluardi l’integrazione tra sociale e sanitario nello sviluppo di una presa in carico globale e continuativa specialmente delle persone più fragili, per l’Asst il Terzo settore è risorsa da valorizzare, oltre che un interlocutore qualificato per un confronto costruttivo, “valutata la conoscenza e la consapevolezza del territorio sul quale insiste”. Tante saranno le tematiche da affrontare: anziani e cronicità, disabilità fisica e psichica, domiciliarità e continuità assistenziale, famiglia, minori e adolescenti, marginalità, disagio e dipendenze, prevenzione e promozione della salute.
La manifestazione d’interesse resterà aperta. Una scadenza per la formulazione di un primo elenco di soggetti aderenti è fissata per le ore 12 del prossimo 22 settembre. Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito aziendale, nelle sezioni Bandi di gara e Ultime notizie.
“Con questo avviso – spiega il direttore generale di Asst Crema Alessandro Cominelli - ci rivolgiamo alla ricchezza del territorio cremasco, al volontariato, a tutte quelle persone che in silenzio lavorano per il bene del territorio e per la nostra comunità. La più recente riforma regionale ci ha dato un indirizzo chiaro, ma la nostra è un’intenzione forte, convinta e radicata: non dobbiamo lavorare insieme, vogliamo lavorare insieme per valutare i bisogni del Cremasco e fornire risposte efficaci, personalizzate ed appropriate”.
Sulla stessa linea d’onda il direttore sociosanitario Carolina Maffezzoni, per la quale “a partire dal Piano di sviluppo del Polo Territoriale (PPT), documento programmatorio introdotto dalla Legge regionale n. 22/2021 e che ASST sta predisponendo, chiediamo al Terzo settore, in una logica di imparzialità e di trasparenza, di continuare, “r-innovandolo”, il percorso di dialogo e confronto che storicamente ha caratterizzato il territorio cremasco . È un’occasione importante attraverso cui coprogettare e coprogrammare il presente ed il futuro del welfare cremasco, valorizzando, nel contempo, l’apporto, le conoscenze e l’expertise di ciascuno nell’interpretazione di bisogni che acquisiscono una sempre crescente complessità, e nella definizione delle risposte agli stessi, da assicurare anche attraverso progettualità condivise. L’integrazione in fase programmatoria e progettuale con il Terzo Settore rappresenta un indirizzo strategico che Regione Lombardia ha fortemente indicato e che si sta sostenendo nel nostro territorio, sia per il Piano di sviluppo del Polo Territoriale di ASST sia per il Piano di Zona dei Comuni”.
Per il direttore del distretto cremasco Bianca Gritta questa è “un’occasione per confrontarsi, per dialogare, per intensificare relazioni, per plasmare concretamente quel lavoro di rete oggi necessario per garantire una presa in carico davvero prossima. Spero che il territorio cremasco possa aderire convintamente e condividere approfondimenti ed analisi sulle principali tematiche di sistema di welfare territoriale”.